Qualche mese prima di essere condannato in via definitiva per corruzione, l’ex Governatore della Lombardia Roberto Formigoni si era sfogato così al Corriere della Sera: «mi hanno tolto tutto, pure la pensione […] Da solo non potevo fare nessun atto di spesa. E poi gli atti hanno passato il vaglio di legittimità dell’avvocatura, del Tar, della Corte di Conti, del Consiglio di Stato. La legge sul no profit è stata votata anche dalla sinistra con la sola astensione di Prc perché è una buona legge che risponde ai bisogni della gente». Poi a febbraio la sentenza è divenuta definitiva, l’ex Presidente e senatore è stato condannato e solo pochi giorni fa, dopo 6 mesi di carcere, è stata concessa la possibilità degli arresti domiciliari con la possibilità di uscire per 2 ore al giorno per “motivi impellenti”. Oggi però la nuova “batosta” contro Formigoni arriva dal Senato dove proprio per effetto di quella sentenza di febbraio la sua pensione è stata definitivamente sospesa: a partire da agosto il vitalizio e i trattamenti pensionistici per Formigoni sono stoppati. Lo ha deciso il Consiglio di Presidenza di palazzo Madama questo pomeriggio, avendo preso atto della sentenza in Cassazione che ha condannato per 5 anni e 10 mesi l’ex Governatore lombardo.
FORMIGONI SENZA PENSIONE: STOPPATI VITALIZI
A comunicare lo stop a vitalizi e pensioni per Formigoni è stata la senatrice del Movimento 5 Stelle Laura Bottici: una delibera del 2015 prevede proprio la sospensione dell’erogazione di pensioni e vitalizi per i parlamentari condannati in via definitiva. Negli scorsi giorni aveva fatto discutere proprio nel M5s quella decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano che aveva concesso i domiciliari a Formigoni perché ha fato una «revisione sulle condotte processuali assunte», pur rimanendo convinto della sua innocenza. Sempre in quella lunga intervista al Corriere prima della condanna, il fondatore del Movimento Popolare aveva denunciato «Mi hanno sequestrato tutto. Sei appartamentini in comproprietà con i miei fratelli e tre utilitarie. A giugno, la Corte dei Conti mi ha sequestrato l’intera pensione anche se la pensione è sequestrabile solo per un quinto. Ho fatto ricorso. Era la mia unica fonte di sostentamento. Non ho il vitalizio».