Roberto Garofoli è il nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio del governo Draghi. Ad occupare il ruolo che nei governi Berlusconi fu di Gianni Letta, nel Conte I di Giorgetti e nel Conte II di Fraccaro è un super-magistrato già capo gabinetto del Mef. Nato a Taranto il 20 aprile del 1966, due figli, proprio il primo esecutivo Conte, quello gialloverde, vide Roberto Garofoli dimettersi polemicamente da capo gabinetto del ministero dell’Economia dopo le accuse piovutegli addosso dal MoVimento 5 Stelle, che lo aveva additato come “la manina” che aveva introdotto in manovra una norma pro-Croce Rossa. Un addio, il suo, arrivato dopo essersi consultato con il Colle, sempre vicino a lui e agli altri alti funzionari finiti nel mirino dei pentastellati in quei mesi. Ai suoi collaboratori, prima di lasciare il ministero, disse:”E’ un prezzo che dobbiamo pagare. Siamo professionisti al servizio del Paese, come avviene in tutte le grandi democrazie occidentali“.
ROBERTO GAROFOLI, NUOVO SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Si può dire che Mario Draghi, pur di avvalersi della professionalità di Roberto Garofoli, non si sia premurato di curare la “sensibilità” grillina. Magistrato ordinario fino al 1999, impegnato anche in processi anche di mafia, Giudice del Consiglio di Stato e condirettore della Treccani Giuridica, Garofoli è stato capo di gabinetto del Tesoro con i ministri Pier Carlo Padoan, nei governi Renzi e Gentiloni, e con il successore Giovanni Tria dal febbraio 2014 al dicembre 2019. Tra gli altri incarichi ricoperti anche quello di segretario generale della presidenza del Consiglio dei ministri e presidente della commissione per l’elaborazione di misure di contrasto, anche patrimoniale, alla criminalità nel governo Letta. Precedentemente era stato capo di gabinetto del dipartimento della funzione pubblica, con il ministro Filippo Patroni Griffi, e coordinatore della commissione ministeriale per l’elaborazione di misure per la trasparenza, la prevenzione e il contrasto della corruzione nel governo Monti.