Non riesce a trattenere la commozione Roberto Giacobbo ripensando non solo ai momenti terribili vissuti dopo aver scoperto di essere positivo al Covid ed essere stato per tanti giorni in ospedale, ma anche alla separazione da sua moglie e le sue figlie. “Mia moglie e le mie figlie avevano il Covid. Le mie tre figlie si sono fatte forza, e la più grande mi ha mandato un video dicendo che tutto andava bene ma non sapeva che io non lo potevo vedere. Purtroppo l’ho attaccato a tutte e 4 le mie donne e lo hanno vissuto in modo differente con mia moglie che l’ha vissuta peggio di tutte.” racconta. Ma com’è cambiata la sua vita dopo quel momento? Giacobbo spiega: “Dopo un’esperienza così si cambia, tutto è più bello. Ogni respiro è più bello. (Aggiornamento di Anna Montesano)



Roberto Giacobbo confessa: “40 giorni in ospedale per il Covid”

“Sto bene!” Inizia così la chiacchierata di Roberto Giacobbo con Silvia Toffanin a Verissimo. 40 giorni vissuti in ospedale a causa del Covid e proprio all’inizio della pandemia. “Ho pensato che, dopo un momento di riservatezza, ora fosse il caso di parlare anche per raccontare le persone di questa pandemia. – ha esordito Giacobbo, per poi spiegare passo dopo passo quanto vissuto in quei tremendi giorni – Non me la sono andata a cercare, non sono andato a feste, locali o altro. Non ho fatto altro che andare in un negozio di alimentari. Era prima del lockdown, il 5 marzo. L’11 ho iniziato ad avere la febbre alta e tosse grassa. Una mattina inizio ad avere difficoltà nella respirazione, l’ossigenazione era calata bruscamente. Ho chiamato un medico che mi ha detto di correre in ospedale. Sono andato e mi hanno immediatamente portato in rianimazione.” (Aggiornamento di Anna Montesano)



Roberto Giacobbo ospite a Verissimo

Roberto Giacobbo è tra gli ospiti della nuova puntata di Verissimo, il rotocalco condotto da Silvia Toffanin su Canale 5. Il conduttore e divulgatore scientifico è pronto a condividere con il grande pubblico per la prima volta in assoluto un momento difficile della sua vita e per farlo ha scelto proprio il salotto del sabato pomeriggio di Canale 5. Il conduttore di Freedom-Oltre il confine parlando proprio del suo programma si è soffermato su una delle novità più importanti di questa edizione che lo vede coinvolto anche in versione avatar: “mi hanno digitalizzato completamente per creare una versione più giovane e leggera di me. E’ stato un lavoro incredibile, durato un anno. Il mio avatar mi aiuterà”.



Un’edizione quella di Freedom che si prepara a raccontare momenti storici importanti come la tragedia delle Torri Gemelle dando voce anche alle storie delle vittime e di chi è riuscito a sopravvivere a quel terribile 11 settembre 2011. Non solo, tra le anticipazioni Giacobbo ha rivelato: “nella quinta puntata vedrete invece un servizio dedicato alla Statua della Libertà e alle sue origini ‘italiane’…”.

Roberto Giacobbo: “Freedom? Spiego cose difficili in parole semplici”

Roberto Giacobbo si è poi soffermato sul ruolo dell’informazione e della divulgazione in tv. Impossibile non menzionare il suo antagonista Alberto Angela, figlio di Piero e conduttore del programma di successo “Ulisse – Il piacere della scoperta”, anche se Giacobbo dalle pagine del Corriere della Sera ha precisato: “siamo così in pochi a fare divulgazione in prima serata che non c’è spazio per l’invidia. Non sono l’anti-Angela, ma un’alternativa: ci dovrebbero proteggere come i panda”. Parlando poi del suo ruolo di divulgatore e conduttore ha detto: “il mio compito è quello di spiegare cose a volte difficili in parole semplici, senza però banalizzare i contenuti. Il nostro è un lavoro a lento rilascio: per conquistare il telespettatore, per ottenere la sua fiducia ci vuole tempo”. Infine Giacobbo ha anche rivelato di essere stato vittima di diversi piccoli imprevisti ed incidenti sul lavoro: “mi piace fare l’elenco dei miei infortuni, ma sul campo ho lasciato due caviglie, due ginocchia, una costola”.