Il professore di storia contemporanea all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” per il dicastero dell’Economia: è Roberto Gualtieri il sostituto di Giovanni Tria, il Governo Conte-bis ripartirà da un esponente del Partito Democratico decisamente filo Ue. Dopo le parole della futura presidente Bce Lagarde, ecco il commento di Gianni Pittella: «Auguri al governo che nasce oggi e in particolare a Roberto Gualtieri a cui mi legano una lunga e intensa amicizia, e un decennio di comuni battaglie politiche al Parlamento europeo contro le politiche di austerità e per la coesione sociale. buon lavoro Roberto!». Una scelta destinata a fare discutere, con gli esponenti della vecchia e nuova opposizione che hanno messo nel mirino la strategia della maggioranza giallorossa. Particolarmente netto il giudizio di Daniele Capezzone: «Perché mandare Gualtieri al Mef? A quel punto, tanto valeva nominare direttamente Moscovici, risparmiando anche sulle telefonate per ricevere indicazioni…». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ROBERTO GUALTIERI, L’EREDE DI TRIA ALL’ECONOMIA
Il Mef nel Governo Conte-bis sarà smaccatamente e senza nascondersi un Ministero “filo-Ue”: i totonomi sono stati confermati, Roberto Gualtieri è il nuovo Ministro dell’Economia. Poco fa il Premier Conte ha letto la lista ufficiale di tutti i Ministri del nuovo Governo Pd-M5s e il nome dell’attuale funzionario Ue è spuntato come anticipato a fianco del ruolo di nuovo Ministro dell’Economia e delle Finanze Pubbliche. Un incarico di “discontinuità” ulteriore rispetto a Giovanni Tria che nel precedente Governo aveva cercato di dialogare da un lato con i due Vicepremier Salvini e Di Maio e dall’altro aveva provato a negoziare con Moscovici e Dombrovskis per evitare la misura di infrazione in merito al deficit eccessivo. Ora però Gualtieri sarà un profilo scelto proprio per iniziare subito la negoziazione, forte della sua “corrente prodiana” e della lunga carriera di funzionario Ue che ne ha confermato la stima e l’appoggio di larga parte delle stanze di Bruxelles. Ricordiamo che Gualtieri è stato stato l’unico europarlamentare italiano che ha preso parte ai negoziati per il programma della nuova legislatura in Ue ed è stato confermato, per il secondo quinquennio consecutivo, presidente della commissione per i Problemi economici e monetari (Econ).
LAGARDE SU GUALTIERI “UN BENE PER L’UE”
Christine Lagarde, imminente numero uno della Banca Centrale Europea al posto di Mario Draghi dopo l’elezione delle scorse settimane, ha speso parole dell’elogio nei confronti di Roberto Gualtieri, quello che voci di corridoio sempre più attendibili danno come prossimo ministro dell’economia del governo M5s-Pd. Parlando dell’eurodeputato del Partito Democratico alla guida del Tesoro, la Lagarde ha spiegato ai cronisti: “La sua investitura sarebbe un bene per l’Italia e per l’Europa”. Nel suo discorso al Parlamento europeo, come riportato dai colleghi dell’Huffington Post, il futuro numero uno della BCE non ha parlato solo di Italia, tracciando una sorta di linea guida di quello che sarà il suo modus operandi: “una politica monetaria molto accomodante per un lungo periodo di tempo per molto tempo”, sottolineando come l’operato sarà in linea con quello del suo predecessore. Quindi un invito ai vari governi degli stati membri: “Chi se lo può permettere, continui ad adottare politiche di bilancio espansive”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ROBERTO GUALTIERI POSSIBILE MINISTRO ECONOMIA: CHI
Roberto Gualtieri – secondo diversi totoMinistri e secondo soprattutto le fonti vicino a Palazzo Chigi dell’Ansa – viene dato come il possibile nuovo Ministro dell’Economia, chiamato a succedere Giovanni Tria nel nuovo Governo Pd-M5s-LeU che sta per nascere a Roma. Eurodeputato tra le file del Partito Democratico dal 2009, il professore di Storia Contemporanea dell’Università di Roma La Sapienza sarebbe visto da Conte, Di Maio e Zingaretti come l’uomo giusto con la giusta equidistanza tra politico e “tecnico” per ricoprire il delicatissimo scranno del Mef alle porte di una difficile Manovra Economica da preparare. L’intento del Premier Conte è quello di ritrovare un “pace armoniosa” con Bruxelles dopo il periodo di forte crisi con le “uscite” di Salvini e dello stesso Di Maio: per questo motivo Roberto Gualtieri, dal 2014 presidente della Commissione per i problemi economici e monetari al Parlamento Europeo, verrebbe visto come la pedina perfetta ammirata a Bruxelles e conoscitore della macchina pubblica tanto italiana quanto soprattutto europea. Per capire chi meglio sia Gualtieri potrebbe anche bastare sapere che abbia diretto nella sua lunga carriera il rapporto annuale sull’integrazione europea edito dal Mulino, lo storico think tank della sinistra Dc bolognese con Romano Prodi come autentico “dominus”.
CHI È ROBERTO GUALTIERI: LA POSIZIONE IN UE
Come scriveva di recente Stefano Bressani per il nostro quotidiano approfondendo il “chi è” sul nuovo possibile Ministro dell’Economia, «Entrato in politica nella segreteria romana dei Ds, Gualtieri è stato poi chiamato proprio da Prodi nella commissione di saggi per il Manifesto del Partito democratico». Secondo quanto riporta invece il “focus” del Corriere della Sera, Roberto Gualtieri sarebbe l’ideale per il ruolo al Mef dato che è stato anche «attore fondamentale nelle trattative per allentare la stretta delle norme sugli aiuti di Stato alle banche». Tra i primi provvedimenti che Gualtieri, eventuale Ministro dell’Economia, dovrà intraprendere vi è certamente le negoziazione a Bruxelles sull’aumento del deficit 2020, visto lo stato dei conti italiani e visto anche quanto detto negli scorsi giorni dal Premier Conte. Nel totonomi sui Ministri e Commissari di queste ore il nome di Gualtieri resta appeso tra il Mef o lo scranno di Commissario Ue (in ballottaggio con Gentiloni), ma comunque un ruolo nel nuovo Governo di Centrosinistra pare proprio che arriverà. Un segnale? Nella riunione di stamane alla commissione Econ del parlamento Ue, si è cominciato senza il suo presidente Gualtieri; «A causa di circostanze non previste il presidente mi ha chiesto di presiedere la riunione» ha spiegato il vicepresidente Luudek Niedermayer.