Roberto Gualtieri non fa drammi nel commentare i dati sul Pil italiano estratti dalla stima preliminare dell’Istat. Il Prodotto interno lordo dell’Italia nel secondo trimestre 2020 è crollato del 12,4% sul trimestre precedente, dato che sale al 17,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un drastico calo già preventivato considerando l’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese. «Dopo la forte riduzione registrata nel primo trimestre (-5,4%), l’economia italiana nel secondo trimestre 2020 ha subito una contrazione senza precedenti (-12,4%) per il pieno dispiegarsi degli effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate», ha evidenziato l’Istat in una nota, sottolineando che si tratta del valore più basso dal primo trimestre 1995. Un record negativo, un minimo storico, ma comunque al di sotto delle iniziali previsioni: «Una flessione meno grave di quanto atteso dalla maggior parte delle previsioni (la stima media era di un ribasso superiore al 15%) e pari a quasi la metà del calo atteso dalle previsioni più negative circolate nelle ultime settimane», ha precisato il ministro dell’Economia in un post pubblicato su Facebook.
ROBERTO GUALTIERI: “PIL, CALO MENO GRAVE DELLE ATTESE”
Roberto Gualtieri ha messo in risalto che il dato del Pil testimonia «la solidità degli interventi messi in campo dal Governo», dando speranza nel continuare il percorso verso una graduale e costante ripresa dell’attività economica, falcidiata dall’emergenza coronavirus. Un dato da non sottovalutare è l’andamento delle vendite al dettaglio, ha aggiunto il titolare del Tesoro, «che a giugno sono tornate a livelli vicini a quelli precedenti l’inizio dell’emergenza Covid-19». L’esponente del Partito Democratico ha poi ricordato l’importanza di rimanere vigili sul fronte della sicurezza sanitaria, continuando ad alimentare le politiche di sostegno al tessuto economico e sociale. E sono in programma nuovi interventi grazie alle «misure contenute nell’imminente decreto in via di finalizzazione».