Candidato del Centrosinistra, M5s escluso, alle elezioni a Roma, Roberto Gualtieri ha fatto il punto della situazione in vista della campagna elettorale ai microfoni del Corriere della Sera. L’esponente dem ha esordito commentando la svolta arrivata dopo il passaggio di consegne da Conte a Draghi, ribadendo che i dati del primo trimestre «dimostrano che la politica che ho condotto con il precedente governo ha funzionato».



Una positività continuità tra Conte e Draghi, secondo l’ex ministro dell’Economia, che si è poi soffermato sulle amministrative nella Capitale. Roberto Gualtieri non usa troppi giri di parole, stroncando l’operato di Virginia Raggi: «Roma paga l’inadeguatezza delle amministrazioni Raggi e Alemanno. Da anni non si programma e non si investe. Abbiamo studiato i bilanci e il dato impressionante è la quantità di risorse che Roma aveva e ha, ma rimangono non spese».



ROBERTO GUALTIERI: “CASSE PIENE MA ROMA CADE A PEZZI”

«Casse piene e la città che cade letteralmente a pezzi», l’accusa di Roberto Gualtieri a Virginia Raggi. Il volto Pd ha poi elencato una serie di proposte per la città, a partire dal rafforzamento della capacità di progettazione ed esecuzione delle opere, passando per una governance semplificata di aziende e agenzia comunali, fino agli interventi su ricerca e industria di alta tecnologia, cultura, produzione artistica e audiovisiva, turismo, commercio, servizi avanzati. Roberto Gualtieri ha citato anche l’emergenza sociale delle periferie, ribadendo la necessità di curare le ferite della disuguaglianza e dell’esclusione «puntando su politiche e infrastrutture sociali, coinvolgendo il terzo settore». Poi sull’ipotesi di un ballottaggio tra Virginia Raggi e Carlo Calenda: «Solo chi sa di non arrivare al ballottaggio si pone questa domanda. Tutte le rilevazioni ci dicono che questo scenario non esiste. La sfida è a tre, noi la destra e la Raggi».

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