Roberto Gualtieri a tutto tondo ai microfoni della Stampa. Il sindaco di Roma ha fatto il punto della situazione in casa Partito Democratico in vista delle elezioni del 25 settembre e non ha lesinato frecciatine a Carlo Calenda, che ha rotto l’alleanza con i dem cinque giorni dopo l’intesa per poi mettersi con Renzi: “Loro a forza di anteporre l’io al noi hanno la preoccupazione di non superare la soglia di sbarramento”.
Il mondo dem continua a rilanciare il presunto pericolo legato al possibile governo di centrodestra, Roberto Gualtieri non ha utilizzato troppi giri di parole: “E’ chiaro che se avremo un governo i cui riferimenti internazionali sono Orban, Kaczynski, Le Pen e Vox conteremo di meno su tutti i dossier importanti, e questo mi preoccupa perché avrà conseguenze concrete su tutti gli italiani”.
ROBERTO GUALTIERI: “FLAT TAX? UN FURTO”
Nel corso del dialogo con il quotidiano torinese, Roberto Gualtieri si è soffermato sulla flat tax, uno dei cavalli di battaglia del programma del centrodestra. L’ex ministro dell’Economia l’ha definita la più ingiusta delle misure, sottolineando che non è economicamente sostenibile e che non è compatibile con un sistema di welfare basato su sanità e scuola pubblica: “Determinerebbe immediatamente una crisi del debito pubblico, a meno che non si decida di rinunciare a scuola e sanità pubbliche, ma allora sarebbe bene spiegarlo prima agli italiani”. A prescindere dalla proposta di Salvini o di Berlusconi, per il dem si tratta “di un furto con destrezza ai danni degli italiani”. Roberto Gualtieri ha poi analizzato la rottura tra Pd e M5s, lui che ha fatto parte del governo Conte II come titolare del Tesoro: il primo cittadino capitolino ha ribadito di aver lavorato bene con il leader pentastellato, rilanciando i risultati importanti ottenuti. E non solo. “Trovo incomprensibile la sua scelta di determinare una rottura col centrosinistra affossando il governo Draghi, che stava facendo molto bene, peraltro spesso in continuità con l’esecutivo precedente”.