ROBERTO MANCINI SI DIMETTE? IDEA GATTUSO
Rino Gattuso sulla panchina della Nazionale dopo l’eliminazione dell’Italia dai playoff Mondiale? L’ex Napoli sarebbe nelle possibili idee della Figc se dovessero arrivare le dimissioni o l’esonero (al momento non contemplato) di Roberto Mancini. Dopo la sconfitta azzurra contro la Macedonia del Nord, che ha ufficializzato la mancata partecipazione – per la seconda edizione consecutiva – della Nazionale ai Mondiali del Qatar 2022, la Figc starebbe valutando nomi possibili per sostituire Mancini in caso di addio (volontario o meno). L’ex Napoli è infatti un allenatore di polso che potrebbe rappresentare una svolta per il gruppo azzurro, alla seconda eliminazione consecutiva dai playoff per i Mondiali. (agg. Josephine Carinci)
DOPO L’EUROPEO IL TRACOLLO, ROBERTO MANCINI ESONERATO O SI DIMETTE?
Roberto Mancini esonerato come Ventura o si dimette? Dopo la disfatta contro la Macedonia del Nord, che ha escluso l’Italia dai Mondiali 2022 per la seconda edizione consecutiva, l’ipotesi dimissioni o esonero di Roberto Mancini è balenata alla mente di tutti gli appassionati e tifosi azzurri. Inevitabile, dopo il repulisti generale che partì nel 2017 dopo l’eliminazione a San Siro dai Mondiali del 2018, nei play off contro la Svezia. Stavolta però la delusione è stata ancor più cocente: al “Barbera” di Palermo il gol di Trajkovski al 92′ ha gelato tutti. L’Italia esce contro una Nazionale come la Macedonia del Nord che non va oltre il sessantesimo posto nel ranking FIFA, senza dimenticare questa Italia ha mancato il primo posto in un girone di qualificazione che vedeva avversari più deboli come Svizzera, Irlanda del Nord e Bulgaria.
E pensare che i poveri Ventura e Tavecchio furono spazzati via dopo aver ceduto alla Spagna (nel girone) e alla Svezia (nei play off), avversari con tutto il rispetto di ben altra caratura.
ALLEGRI AL POSTO DI ROBERTO MANCINI IN CASO DI ESONERO O DIMISSIONI
C’è però l’effetto Europei a lasciare in sospeso la situazione: l’Italia arrivò all’eliminazione del 2018 in un momento di crisi totale, stavolta dopo aver conquistato l’Europeo (che mancava dal 1968) in luglio in pochi mesi contro Svizzera, Irlanda del Nord e Macedonia del Nord ha dilapidato un patrimonio che sembrava blindato, mancando anche la possibilità di giocarsi la finale play off contro il Portogallo. Nel dopogara grandissima amarezza, Roberto Mancini ha congelato il suo futuro dopo la grandissima delusione ma il presidente federale Gravina ha ribadito la fiducia nel CT: “Mi auguro che Roberto Mancini continui con noi e non si dimetta. Ha un impegno a livello di progetto, mi auguro che smaltisca le scorie di questa eliminazione come tutti gli altri italiani e che resti alla guida della Nazionale per continuare il nostro lavoro. Io ho ancora tante energie”.
E’ impensabile però che una sconfitta del genere, che per parametri tecnici trova riscontri solo nel ko contro la Corea del ’66, possa scorrere via come acqua fresca. Frasi inevitabili e di circostanza quelle del Presidente Gravina. Anche lui sa bene che Roberto Mancini potrebbe decidere di presentare le dimissioni comunque: un gesto quasi dovuto, dopo una tale figuraccia. e visti i precedenti di altri allenatori. Però sappiamo già che ogni ipotesi di esonero di Roberto Mancini è da escludere, motivo per cui è ancora di più impossibile che la FIGC accetti le sue dimissioni che quindi verranno respinte. Chi conosce Roberto Mancini sa che questa delusione potrebbe spingerlo ad accettare lusinghe di club molto importanti come Juventus, Psg e Inter. Club che non abbiamo citato a caso come non è un caso l’ordine in cui li abbiamo riportati.
I prossimi giorni saranno infuocati, Gravina conosce i rischi veri di poter perdere Roberto Mancini e per questo motivo qualche telefonata all’indirizzo di Max Allegri potrebbe partire, E lui non disdegnerebbe di essere il futuro CT della ricostruzione. Occhio anche ai nomi di Claudio Ranieri e di Carlo Ancelotti. Se dovesse vincere la Liga e la Champions non avrebbe alcuna remora ad accettare la panchina azzurra. Prima di una meritata pensione.