Roberto Mancini, ct della Nazionale italiana di calcio, ha concesso un’intervista a “La Gazzetta dello Sport”, sulle cui colonne ha analizzato il 2022 appena andato in archivio. L’ex calciatore, tra le altre, di Sampdoria e Lazio ha sottolineato come si sia chiusa un’annata “per me molto triste: la morte di Sinisa Mihajlovic, la malattia di Gianluca Vialli… Queste sono le cose che pesano sul cuore, quelle per le quali non puoi fare nulla. Dopo una delusione sportiva, invece, si può sempre rimediare”.



A proposito di traguardi mancati in chiave calcistica, Roberto Mancini ha espresso l’auspicio che assistere ai Mondiali Qatar 2022 in televisione abbia fatto male non soltanto a lui, ma anche a tutto il gruppo azzurro: “Credo che sia andata così – ha affermato “il Mancio” –. Sapevano anche i ragazzi che avrebbero fatto una bella figura nel torneo iridato e sanno anche che sarà necessario prepararsi meglio per i momenti decisivi delle prossime qualificazioni”.



ROBERTO MANCINI: “LAZIO È IL MAROCCO DEL CAMPIONATO, SOGNO LA NATIONS LEAGUE A GIUGNO”

Nel prosieguo della sua chiacchierata con i colleghi della “Rosea”, Roberto Mancini ha paragonato al Marocco, sorpresa degli ultimi Mondiali, la Lazio di Maurizio Sarri: “Forse non gode di grande credito e ha un gioco diverso, ma ora è più solida dietro. Penso anche alla Roma: non la vedo così inferiore alla Lazio, nonostante Spinazzola non sia ancora al top. Dopo un infortunio così, ci vuole almeno un anno per tornare quelli di prima: riavere il vero Spina per marzo sarebbe perfetto”.



In casa Roma, Roberto Mancini strizza l’occhio anche a Zaniolo, che accosta a Jude Bellingham: il romanista “ha qualità per fare la mezzala, l’esterno d’attacco, la mezzapunta e nelle ultime partite ho visto progressi anche nella capacità di giocare con la squadra. Mi auguro che il 2023 sia l’anno di Chiesa e Zaniolo: dopo l’Europeo praticamente non li ho avuti, con loro e il gruppo al completo possiamo ricominciare davvero a fare bene. E magari una cosa il 2023 ce la porti, la Nations League di giugno: dipende da noi, le chance ci sono. Non sarebbe male…”. Infine, una battuta sullo stage di dicembre e sui prospetti più interessanti osservati: “Cittadini, che ora ha bisogno di giocare in A, Faticanti, Fazzini e Oristanio del Volendam. Mi hanno fatto una buona impressione tutti, anche quelli della Serie B”.