Sono giorni complicati in Italia per il perdurare delle restrittive misure di lockdown imposte per combattere la pandemia da coronavirus e certo un po’ di stanchezza comincia a farla da padrone tra tanti. Questo di certo per il ct della nazionale Italiana di calcio Roberto Mancini, che in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello sport, si è sfogato: “Mi sono rotto di stare a casa, lo ammetto. È una cosa che sta diventando insopportabile, diciamolo francamente. Dopo 60 giorni chiuso c’è da impazzire”. E proseguendo su tal linea lo stesso allenatore azzurro pure aggiunge, con grande sensibilità: “ Il lato peggiore di questo virus sono ovviamente le vittime. E soprattutto non aver potuto dare un ultimo abbraccio a chi stava morendo. Credo sia davvero terribile”.
ROBERTO MANCINI: RIPRESA? DA CT DELLA NAZIONALE DIREI DI NO MA…
Ma ovviamente l’emergenza coronavirus non è l’unico tema a tenere banco nella lunga intervista rilasciata alla rosea: pure Mancini in non può non dire la sua sul tema scottante della ripresa degli allenamenti e dunque del rientro in campo per chiudere le stagioni calcistiche. “Come ct della Nazionale potrei dire che una mancata ripresa del campionato possa essere anche egoisticamente un vantaggio, perché così tante gare di fila sono pesanti e mancherà il riposo fondamentale per evitare infortuni e cali di rendimento poi con la maglia azzurra. Ma so bene che i miei giocatori vogliono tornare in campo e quindi spero per loro che si torni a giocare presto” le parole del ct azzurro.
ROBERTO MANCINI: NAZIONALE? A SETTEMBRE SARA’ DURA
E proprio sul tema della ripresa e del ritorno in campo che lo stesso allenatore della nazionale Italiana poi si sofferma, concentrano la sua attenzione sul prossimo programma intensissimo che si prospetta per la sua nazionale. Tra rinvii e cancellazioni di amichevoli, la UEFA non ha ancora definito un piano per i prossimi appuntamenti per le nazionali, che potrebbero concentrarsi tutti in autunno. E in tal senso ecco che Mancini ammette: “A settembre ci saranno tantissime partite, tra Nations League e qualificazione al Mondiale 2022: non sarà così semplice, avremo bisogno di tanti giocatori, convocando magari qualcuno in più dei soliti 23-24. Avremo di sicuro qualche problema in più, ma io mi auguro che la squadra continui a giocare come stava facendo, con quella qualità che piace alla gente e ovviamente continuando a vincere”.