Il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, è stato intervistato questa mattina dal programma di Canale 5, Mattino Cinque. Le prime parole sono state per la tragica scomparsa di Roberto Maroni, storico leader leghista: “E’ una giornata molto triste, non sapevo che fosse così grave, non l’ho sentito di recente ma lui messaggiava, diceva la sua. Se ne va un pezzo di Lega, una figura iconica, resta il suo pensiero, il suo stile nuovo, quello del buon governo, lo stile della Lega di governo, resta lo stile di una persona che ha indicato la via, che ha aperto strade nuove, noi lo ricordiamo al ministro dell’interno, è stato presidente della regione Lombardia, è stato un mio collega, e assieme abbiamo dato avvio all’operazione dell’autonomia con i primi referendum del 2017″.



Quindi Zaia ha proseguito: “Da noi c’è sempre stato questo dibattito fra Lega di lotta e Lega di governo, si sono sempre compenetrate a vicenda. Roberto ha rappresentato per noi una Lega stabile e solida e penso che la sua visione sia ancora palpabile oggi, ha scritto pagine importanti del nostro movimento oltre che essere stato un grande politico, dopo il segretario Bossi c’è stato lui”. Poi Zaia ha parlato della Lega dicendo: “La Lega è un partito che deve garantire la libertà e riconoscere le libertà individuale e i temi riferiti alla coscienza dell’individuo. Dobbiamo orientarci su altri temi come la crescita e i giovani. Sono i giovani ad indicarci la via, non possiamo pensare che ci sia qualcuno che coccoli idee che limitino le libertà”.



LUCA ZAIA: “I GIOVANI SONO IL NOSTRO FUTURO NON DEI LAZZARONI”

E a proposito di giovani, Luca Zaia ha parlato del suo ultimo libro ‘I pessimisti non fanno fortuna’: “E’ una frase che uso spesso e cerco quando scrivo un libro di mettere una frase che mi caratterizzava. La vita continua, il mondo non si ferma, ed è un libro che vuole parlare ai giovani, non possiamo dire che tutto va male, e non possiamo essere un paese che polarizza tutto su adulti e anziani. I giovani perdono sempre? Sì. Son 200 pagine di racconti e riflessioni e io dico che siamo ossessionati dalla certificazione green e di sostenibilità, ma cominciamo a parlare di certificazione young, ovvero che ci sia rispetto per quello che è il futuro dei giovani, questo Paese non ha futuro se non si guarda ai giovani, non possiamo parlare di loro solo come lazzaroni, sono eccezionali. Dobbiamo fare un mea culpa se vanno all’estero”.



Si parla della manovra di bilancio: “Reddito di cittadinanza? Chi è occupabile è giusto che si trovi un lavoro”. E ancora: “Dopo 29 giorni abbiamo visto presentare una manovra finanziaria senza un dibattito da coltelli in bocca per settimane sui giornali. E’ una manovra che rispetta molti impegni e non è semplice, anche tenendo conto del momento difficile. E’ già perdente chi critica un governo dopo 29 giorni, io non lo farei mai: lasciamo redine libera e poi vediamo se funziona il governo. Su 35 miliardi, 21 sono dedicati al caro bolletta, quindi 800 o 900 milioni a regione, a me non sembra una manovra da criticare, le risposte ci sono. Il mio plauso al governo ma non perchè del mio colore politico, io non me lo aspettavo, quindi bravi. L’autonomia? Giorgia Meloni è donna di parola e lo farà”. Chiusura di Luca Zaia sul suo futuro: “Dopo il governatore del Veneto? Non mi candiderò a segretario del partito, mi comprerò un cavallo e resterò qui”.