«Tensione Russia-Ucraina? È una situazione preoccupante che descrive anche il limite delle grandi potenze: un tempo gli Usa riuscivano a svolgere un’azione di politica estera tale da evitare questi conflitti, oggi non riescono più a farlo. Queste vicende si riverberano anche sulle tasche di tutti i consumatori, pensiamo a quello che accadrà in termini di aumento delle bollette e dei costi dell’energia. Spero che l’Europa svolga il ruolo che non riesce a svolgere l’America»: così il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, ai microfoni di Oggi è un altro giorno.
L’esponente di Forza Italia è poi tornato sulle polemiche sulle concessioni balneari, mettendo nel mirino Bruxelles: «Tutto ciò ci descrive un’Europa che a volte ragiona senza conoscere i problemi. Il settore balneare è importante per la nostra economia, la direttiva Bolkestein l’ha fatta un nordeuropeo, che non conosce gli stabilimenti balneari, il nostro mare e il nostro sole – le parole di Roberto Occhiuto – Intervenire sui canoni è necessari, intervenire sulla qualità del servizio è importante, ma in Calabria ho stabilimenti balneari e vicino tantissime spiagge senza stabilimenti. Perché non posso mettere a bando la spiaggia libera?».
ROBERTO OCCHIUTO SUL COVID
Successivamente, Roberto Occhiuto ha fatto il punto della situazione epidemiologica in Calabria, ma ha anche analizzato i suoi progetti per il post-Covid: «Io avevo messo un incentivo ai medici di base per vaccinare i non vaccinati, grazie a questo la Calabria ha retto. Io credo che il green pass abbia funzionato bene e merita di funzionare ancora. Il nostro sistema sanitario è stato messo a dura prova e nella fase post-Covid serviranno degli investimenti. Non bisogna disperdere le esperienze acquisite: in Calabria ho 127 centri vaccinali. Che faccio, li smantello? Ho pensato di destinare 40-50 centri vaccinale per fare gli screening di prevenzione: in questi anni il sistema sanitario è stato concentrato sul Covid e nei prossimi 2-3 anni ci renderemo conto quale costo questo ha generato sugli italiani e sul sistema sanitario nazionale».