Nello spazio che puntualmenteDomenica InMara Venier dedica all’emergenza Covid-19 sarà presente per commentare l’attualità e le ultime notizie riguardante i vaccini e i contagi anche il giornalista Roberto Poletti. L’originario di Feltre, noto al pubblico di Rai Uno per aver condotto lo scorso anno la storica trasmissione UnoMattina. D’altronde non si può dire che per Poletti quello del coronavirus non sia un argomento sensibile: basti pensare che durante la prima ondata pandemica, mentre la collega di conduzione Valentina Bisti rimaneva negli studi di Roma a Saxa Rubra, il giornalista decise di presentare la trasmissione dagli studi Rai di Corso Sempione a Milano proprio per testimoniare la sua vicinanza ad una Lombardia che in particolare in quelle settimane continuava ad essere martoriata dal coronavirus.
Roberto Poletti: “Non sono stato cacciato da UnoMattina”
Roberto Poletti adesso è impegnato come inviato de La vita in diretta: un ruolo che gli consente di comprendere da vicino gli effetti sanitari, ma anche economici e sociali della pandemia. Il giornalista, intervistato qualche tempo fa dal sito di Panorama, ha negato però di aver vissuto il passaggio da conduttore di una trasmissione storica come Unomattina ad inviato come una “diminutio”: “Ma non scherziamo. Considero un privilegio lavorare in un programma come Vita in diretta e poter giocare su più fronti, anche uscendo dallo studio. Le critiche di chi dice che Rai 1 mi ha ridimensionato non mi toccano: non credo di essere stato messo da parte e se non mi avessero voluto, semplicemente non mi avrebbero rinnovato il contratto“. Poletti nega di essere stato sostituito perché vicino alla Lega: “Ci sono quotidiani che mi hanno fatto la guerra per un anno scrivendo inesattezze e poi dicendo che ero stato cacciato da UnoMattina. Se fossi stato cacciato non mi avrebbero dato un’altra opportunità così importante: loro possono scrivere ciò che vogliono, io intanto posso sperimentare linguaggi nuovi e non annoiarmi mai“.