Roberto Russo, è stato il marito di Monica Vitti, una relazione durata 49 anni, dei quali 20 trascorsi a lottare insieme contro la grave malattia che ha portato poi alla scomparsa dell’attrice all’età di 90 anni il 2 febbraio 2022. Il regista e fotografo aveva più volte raccontato i dettagli di questo legame, nato sul set e ufficializzato dopo 17 anni di fidanzamento con il matrimonio nel 2000. Un rapporto duraturo, a differenza di quello che i giornali dell’epoca scrissero, è che è passato attraverso notevoli difficoltà causate dalla patologia della quale l’attrice non voleva rivelare nulla, nascondendosi nella riservatezza di casa, aiutata solo dal compagno e da due strette collaboratrici.
Walter Veltroni, in occasione dell’annuncio della morte di Monica Vitti, riportò anche un suo comunicato nel quale scriveva su Twitter: “Roberto Russo, il suo compagno di tutti questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con dolore, affetto, rimpianto“. Successivamente Russo, rilasciò una lunga intervista, la prima dopo la scomparsa della moglie, nella quale esprimeva tutto il dolore ma anche il grande amore che li legava da così tanto tempo, affermando di non averla mai lasciata sola ad affrontare le difficoltà.
Roberto Russo, marito di Monca Vitti, il commovente ricordo dopo la scomparsa dell’attrice
Roberto Russo, marito di Monica Vitti, ricorda la moglie, icona del cinema italiano ripercorrendo gli ultimi istanti di vita e il legame profondo che, nonostante la malattia, è andato avanti rafforzandosi. Dei primi sintomi, che furono segnali della demenza che aveva colpito l’attrice disse: “Ad un certo punto, anche se era brava a fingere, se ne accorse anche lei e fu costretta ad ammettere che qualcosa non andava“. E aggiunse di essersene accorto proprio a causa dei vuoti di memoria sempre più frequenti, fenomeno molto strano ma non inusuale perchè: “Lei di solito sapeva tutti i copioni a memoria, però magari non ricordava dive aveva lasciato le chiavi di casa“. Una cosa sulla quale l’artista faceva leva per cercare di mascherare la condizione difficile che stava vivendo.
Dell’ultima sera prima della morte aveva raccontato. “Avevo notato che Monica non era più come sempre, e la mattina dopo chiamai l’ambulanza ma non c’era ormai più nulla da fare“. Il ricordo commovente e l’affetto, dimostrato con la dichiarazione rilasciata in un’intervista con Veltroni, dopo la lettura dell’ultimo messaggio che Monica aveva dedicato al marito prima del sopravvento della malattia che lui aveva commentato così: “Io sono ancora innamorato come un pazzo“.