“Stasera siamo qui a ricordare, ma ricordare non è un atto passivo, rimettiamo nel cuore, perché per gli antichi è lì la sede della memoria”. Comincia così il monologo di Roberto Saviano al Festival di Sanremo 2022 sulla Strage di Capaci e la Strage di Via D’Amelio. A 30 anni dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la riflessione sul palco dell’Ariston: “Non proviamo solo nostalgia, li rimettiamo in vita sentendoli battere in noi. La loro storia è parte della nostra memoria collettiva. Sono simboli di coraggio, che è sempre una scelta”.
A proposito della scelta, il giornalista e scrittore ha sottolineato: “Di fronte alla necessità di cambiare le cose, si sceglie di prendere posizione o lasciar perdere. Loro sapevano di scegliere rischiando”. Non si può dimenticare che “Falcone e Borsellino avevano subito la delegittimazione in vita. Oggi vengono celebrati come eroi, ma non era così quando erano in vita. Il continuo fango li aveva progressivamente isolati, ma non è riuscito a sporcare il loro esempio”. Ma il loro esame può creare radici solide. (agg. di Silvana Palazzo)
Saviano a Sanremo per ricordare Falcone e Borsellino
Roberto Saviano è uno degli ospiti “a titolo gratuito” del Festival di Sanremo 2022. Amadeus ha annunciato la presenza del giornalista e scrittore, il quale oggi giovedì 3 febbraio «parlerà del trentesimo anniversario della Strage di Capaci» e della Strage di Via d’Amelio.
Nel primo attentato, il 23 maggio 1992, persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Qualche mese più tardi a Palermo, in via d’Amelio, venne ucciso l’amico di Falcone, il giudice Paolo Borsellino poco prima di entrare nella casa della madre. Oltre al magistrato in quella strage persero la vita anche i cinque agenti della scorta di Borsellino: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. «Quello di Roberto sarà u monologo molto bello e molto toccante, ci farà riflettere tantissimo», ha spiegato Amadeus in conferenza stampa nel corso dell’annuncio della presenza di Roberto Saviano all’Ariston. Non sono previsti interventi politici e l’ospitata dello scrittore di “Gomorra” avviene a titolo meramente gratuito:
Il commento di Roberto Saviano all’annuncio di Amadeus
Roberto Saviano in questa edizione del Festival di Sanremo ricorderà le stragi di Capaci e via D’Amelio del 1992. Dopo l’annuncio di Amadeus, lo scrittore di Gomorra ha espresso la sua soddisfazione su Facebook: «È un onore per me e una grande responsabilità ricordare, giovedì 3 febbraio al Festival di Sanremo, a 30 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, la rivoluzione civile di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino». Inoltre, ha aggiunto: «Ci tengo a dire che interverrò a Sanremo a titolo gratuito; importantissimo per me, sul palco dell’Ariston poter raccontare il sacrificio di due uomini che hanno cambiato radicalmente non solo le modalità del contrasto alle organizzazioni criminali, ma anche la loro narrazione. È a Falcone e Borsellino che dobbiamo la nostra capacità di guardare in modo radicalmente diverso alla sintassi del potere». In seguito alle polemiche politiche scatenate dalla presenza di Saviano sul palco dell’Ariston, è intervenuta con una durissima nota Paola Aiello, senatrice ex M5s oggi al Misto, testimone di giustizia contro la Mafia grazie al rapporto con Paolo Borsellino: «Trovo spregevoli le critiche arrivate da alcuni parlamentari e esponenti politici sulla presenza di Saviano a Sanremo. E ancor più odiose quelle che puntano il dito sulla scelta di presentare un intervento su Capaci. Da parlamentare e testimone di giustizia sotto scorta da trent’anni per minacce mafiose, lo ritengo inammissibile. Saviano non è un politico e da sempre si occupa di crimine organizzato con impegno e successo internazionale. Il ricordo di Capaci non è un patrimonio di destra o di sinistra, ma un capitolo decisivo della storia della nostra Repubblica, che va impresso nella memoria collettiva del Paese, dei suoi cittadini e in particolar modo dei ragazzi che non hanno vissuto quella tremenda stagione». Lo scrittore su Instagram ha voluto poi ringraziare la stessa Aiello, riportando le sue parole: «Ringrazio Piera Aiello, testimone di giustizia sotto scorta da trent’anni per aver denunciato i mafiosi di Partanna, per le sue parole sulla mia partecipazione questa sera a Sanremo2022» (a cura di Niccolò Magnani).
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