OGGI PRIMO PROCESSO PER ROBERTO SAVIANO: CHIAMÒ “BASTARDA” GIORGIA MELONI, COM’È ANDATA IN AULA
«Vi sarà tornato alla mente tutto il ciarpame detto sulle Ong: “taxi del mare”, “crociere”… ma viene solo da dire bastardi»: lo disse Roberto Saviano nel 2020 riferendosi ai leader di FdI e Lega Giorgia Meloni e Matteo Salvini e oggi si è ritrovato per la prima udienza del processo che lo vede accusato di diffamazione dall’attuale Presidente del Consiglio. «Meloni bastarda», detta in quella puntata di Piazzapulita su La7 nel novembre 2020, non venne accettata dalla Presidente di Fratelli d’Italia che presentò querela, diversamente dal segretario del Carroccio che decise di non rispondere per vie legali.
Ebbene, oggi a Roma davanti al giudice monocratico, è iniziato il processo con Roberto Saviano imputato: presenti all’udienza durata pochissimi minuti prima di riaggionarsi al prossimo 12 dicembre 2022, anche Massimo Giannini, direttore de La Stampa, l’attrice Kasia Smutniak e la scrittrice Michela Murgia che si dichiarano “in difesa” dello scrittore di “Gomorra” e della “libertà di parola”. In vista della medesima udienza, il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha chiesto di costituirsi parte civile nel procedimento contro Saviano. Le dichiarazioni dello scrittore napoletano si fondavano su un discoro ad ampio raggio sul tema dell’immigrazione: contro Meloni che invocava il blocco navale delle imbarcazioni Ong per impedire l’arrivo di immigrati clandestini, e contro Salvini che nel 2018 aveva inaugurato la politica dei “porti chiusi” per i medesimi motivi, Saviano si era scagliato contro il leader del Centrodestra dopo aver visto un video-testimonianza a “PiazzaPulita” di una donna che aveva perso il figlio di 6 mesi a seguito di in naufragio nel Mediterraneo.
MELONI VALUTA RITIRO QUERELA A ROBERTO SAVIANO: ORA COSA SUCCEDERÀ
Così in diretta tv esattamente due anni fa, Roberto Saviano si scagliava contro Meloni e Salvini arrivando a definirli “bastardi”: «Vi sarà tornato alla mente tutto il ciarpame detto sulle Ong: “taxi del mare”, “crociere”… viene solo da dire bastardi. A Meloni, a Salvini, bastardi, come avete potuto? Come è stato possibile, tutto questo dolore descriverlo così? È legittimo avere un’opinione politica ma non sull’emergenza». Presente alla prima udienza, Saviano davanti al tribunale di Roma alla stampa assiepata ha detto «Mi ritrovo oggi in giudizio e ritengo singolare che uno scrittore sia processato per le parole che spende per quanto dure esse siano, mentre individui inermi continuano a subire atroci violenze».
Non solo, lo scrittore di “Gomorra” ha aggiunto «Credo di aver il record di giornalista, personalità, individuo più processato da questo governo, visto che Matteo Salvini ha presentato istanza per essere parte civile in questo processo». Lo scontro tra Saviano e il Ministro dei Trasporti non si fermerà solo a questo processo, ma ve ne sarà un altro «l’anno prossimo per la frase ‘il ministro della malavita‘. In aula si è detto che non dovevo fare il comizio ma io voglio solo difendermi». Presente all’udienza anche l’avvocato della Premier Meloni, Luca Libra, che ha però – a sorpresa – aperto alla possibilità di ritirare la querela: «La querela nasce dal livore utilizzato. Io ho insegnato a mio figlio che la parola “bastarda” è un’offesa. Valuteremo comunque se ritirarla».