La perdita di share della Rai è una fake news: categorico Roberto Sergio. Intervento in una lunga audizione in Commissione di Vigilanza insieme al direttore generale Giampaolo Rossi, l’amministratore delegato della Rai ha fatto il punto della situazione sui principali dossier relativi alla televisione di Stato e ha esordito presentando i numeri: “Rai Uno, Rai Due e Rai Tre nel periodo autunnale (1° ottobre – 16 dicembre) stanno totalizzando una share complessiva pari a oltre 3 punti in più rispetto ai comparabili tre canali generalisti dei competitor”. Ma non solo: Sergio ha evidenziato che il gap sale a 5 punti percentuali se si confrontano le prime serate fra tv rivali.
Parla Roberto Sergio
Nel corso del suo intervento, Sergio si è soffermato sulla querelle legata al Canone Rai e ha confermato che la tassa sarà ridotta da 90 a 70 euro nel 2024. Poi, dopo aver posto l’accento sull’importanza del giornalismo di inchiesta, una battuta sulla parità di genere, definita un “pilastro dell’inclusività”: “Dando voce alle donne e affrontando il gender gap, i media pubblici si ergono come un faro di equità”. Sergio poi è andato ad analizzare i conti, anche in questo caso c’è da sorridere: “L’indebitamento finanziario netto del Gruppo era previsto a fine anno in 650 milioni di euro. Chiuderemo invece il 2023 a 560 milioni, risultato raggiunto grazie a interventi gestionali e alla crescita dei ricavi pubblicitari”. Il piano industriale porterà a un aumento degli introiti pubblicitari, ha assicurato Sergio, ricordando il nuovo piano immobiliare: previsto taglio di costi e inefficienze con una riorganizzazione dei poli di produzione a Roma, Torino e Milano. “Il piano rafforzerà la Rai, a partire da Roma, con la sede di Viale Mazzini e il Centro di Produzione Biagio Agnes”.