Gli organizzatori della Granfondo Versilia hanno spiegato al Corriere della Sera di aver richiesto alla Prefettura la chiusura del percorso alle auto ben 45 minuti prima e dopo il passaggio della gara ciclistica dove purtroppo ha perso la vita Roberto Silva. È stata dunque aperta una inchiesta per provare ad accertare se realmente la gara dovesse essere meglio segnalata nelle vie del paese dove la tragedia si è consumata: l’intero mondo della imprenditoria milanese e non solo è in lutto per l’addio al patron di Chanteclair e Quasar ma la famiglia, finora, non ha voluto lasciare commenti ufficiali in merito alle inchieste che inevitabilmente sono scattate sul tragico incidente in bici occorso al loro amato Roberto. Da quanto però è emerso dai colleghi de La Nazione, la stessa famiglia seguendo le convinte volontà dell’imprenditore dell’ItalSilva, ha deciso di donare tutti gli organi.



MORTO SILVA, PATRON QUASAR E CHANTECLAIR

Una morte orrenda e assurda mentre praticava da amatore il suo sport preferito: non ce l’ha fatta Roberto Silva, il manager milanese patron di diversi marchi famosi attraverso la sua ItalSilva, è morto dopo tre giorni di coma in seguito ad un gravissimo incidente in bicicletta avvenuto durante la gara Granfondo della Versilia. Ha lottato per giorni nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cisanello di Pisa dopo il ricovero a seguito del botto assurdo avvenuto durante la gara di domenica scorsa: 53enne, imprenditore molto noto in Brianza per essere proprietario – assieme al fratello Ambrogio – di marchi noti come la Quasar, la Spuma di Sciampagna e la Chanteclair. Enorme appassionato di ciclismo, spesso partecipava a gare amatoriali proprio come quella Granfondo di Versilia che si è trasformata nel teatro di una tragedia impossibile da “digerire” per famiglia e amici che perdono così il loro Roberto. Silva guidava la Italsilva, che è stata fondata nel 1908, e col fratello era riuscito a rimanere saldo nel momento di crisi economica degli scorsi anni arrivando a rilevare marchi storici anche grazie alla quota importante che possedeva del Gruppo Desa, una delle aziende di detersivi più importanti e grandi in Europa.



ROBERTO SILVA INVESTITO DURANTE GARA IN VERSILIA

Roberto Silva era iscritto con altri mille corridori alla gara in Toscana lo scorso weekend e proprio mentre pedalava con gli altri ciclisti amatori, è stato investito da un’auto sbarcata da una strada laterale che non si è accorto del passaggio della comitiva. La ragazza di 20 alla guida ha provato a frenare ma non è riuscita in tempo arrivando allo schianto con il manager che ha riportato traumi al torace, alla testa e agli arti: fin da subito le sue condizioni sono parse disperate, come spiega Repubblica Firenze oggi nel dare la notizia della tragica morte di Silva. La procura di Pisa aprirà un’inchiesta per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente: in particolar modo, dovrà verificare che i cartelli stradali con le deviazioni dei percorsi per la Granfondo fossero stati messi correttamente.

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