Prosegue il dibattito sulla possibile terza ondata di coronavirus nel 2021 e il ministro della Salute Roberto Speranza ha lanciato l’allarme. Nel corso del suo intervento al Senato, l’esponente di Liberi e Uguali ha messo in risalto che per la stabilizzazione dei primi risultati è necessario attendere altre settimane di sacrifici, poi una cura di mantenimento. Ma l’onda resta ancora molto alta: «È necessario prestare attenzione a non scambiare un primo raggio di sole con scampato pericolo: non dobbiamo farci illusioni, se abbassiamo la guardia la terza ondata è dietro l’angolo». No a liberi tutti o simili, dunque, nonostante l’imminente arrivo del vaccino Covid che «sarà gratis per tutti gli italiani, le prime dosi potranno cominciare ad essere disponibili da gennaio».



SPERANZA, ALLARME SU TERZA ONDATA: LE PAROLE DI PREGLIASCO

Se Roberto Speranza ha parlato di ipotesi, Matteo Bassetti e Giulio Gallera hanno dato quasi per sicura la terza ondata nel 2021. Più cauto Nino Cartabellotta, così come Luca Richeldi: «Basta guardare ad altri Stati al di fuori dell’Italia per comprendere che la possibilità di una terza ondata è reale: abbiamo imparato che la modalità per ridurre la circolazione del virus è il distanziamento, quindi le misure sono da mantenere», le parole del componente del Cts ai microfoni di Agorà. Più netto, invece, il virologo Fabrizio Pregliasco: «Cosa può succede in termini di contagio da Covid a gennaio? Una terza ondata, ce la aspettiamo per quella che è la storia delle precedenti pandemie. L’entità dipenderà da noi», il suo intervento a Tagadà.

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