Ieri è entrato in vigore il nuovo Dpcm firmato dal premier Conte, ma Roberto Speranza non esclude nuovi interventi a stretto giro di posta: «Nelle prossime 48 ore vedremo i nuovi dati e, se necessario, ci saranno nuove ordinanze». Intervenuto ai microfoni de Il Fatto Quotidiano, il ministro della Sanità ha evidenziato che le nuove ordinanze potrebbero riguardare Liguria, Toscana, Veneto, Umbria e Campania, mentre è escluso un intervento su una Provincia, come ipotizzato per Napoli: «Ma sull’area metropolitana può intervenire il presidente De Luca, come ha fatto Zingaretti a Latina», ha precisato l’esponente di Liberi e Uguali. A proposito del monitoraggio sul territorio regionale, Speranza ha sottolineato che il Governo sta svolgendo una funzione di supplenza nei confronti delle Regioni, «che non si possono lamentare anche perché i dati vengono da loro».
ROBERTO SPERANZA: “PRECAUZIONE É VIA OBBLIGATA”
«C’è un modello standardizzato, i criteri sono lì da 24 settimane e se per tre settimane una Regione non dà i dati diventa zona rossa», ha aggiunto Roberto Speranza, che ha poi messo in risalto che lo scontro tra le parti si va attenuando. «C’è un clima più confortevole», la conferma del titolare della Sanità, che ha parlato anche di una maggiore collaborazione. La situazione resta comunque grave, al momento a preoccupare non sono tanto le terapie intensive quanto i reparti dell’area medica. Già ieri, nel corso dell’informativa alla Camera, Roberto Speranza aveva evidenziato: «La via della precauzione è una via obbligata per arginare la pandemia, senza consistenti limitazioni dei movimenti e un cambio sostanziale delle nostre abitudini di vita, la convivenza con il virus fino al vaccino è destinata ad un clamoroso fallimento».