Prescrizione ma non solo, il Governo giallorosso potrebbe fare i conti con la grana Jobs act–Articolo 18: Roberto Speranza invoca una «profonda revisione». Il ministro della Salute in quota Liberi e Uguali è netto ai microfoni del Corriere della Sera: l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte deve trovare il coraggio di «correggere radicalmente gli errori commessi sul mercato del lavoro» e per questo motivo si è detto pronto a chiedere agli alleati «garanzie a partire dalla disciplina sui licenziamenti collettivi, su cui i giudici di Milano e Napoli hanno già rinviato alla Corte di Giustizia europea». Un messaggio destinato soprattutto a Matteo Renzi ed a Italia Viva: «Renzi chiede di rivedere reddito e Quota 100 e i 5 Stelle non sono contenti. Io chiedo di rivedere il Jobs act. Non siamo un governo monocolore». Insomma, un altro terreno di scontro per le forze di maggioranza: difficilmente, infatti, i renziani saranno disposti a trattare il ripristino dell’Articolo 18, abrogato dal Governo dell’attuale senatore di Rignano.
ROBERTO SPERANZA: “REVISIONE JOBS ACT E RIPRISTINO ARTICOLO 18”
Nella lunga intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera, Roberto Speranza si è espresso così sulle posizioni di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sul tema: «Se per il Pd il lavoro è al primo posto, concorderà che per far ripartire l’Italia servono più diritti, non meno. Come leve per combattere le diseguaglianze chiederemo anche di investire su scuola e università e di ragionare di economia circolare ed energie rinnovabili. Sarà poi fondamentale continuare il lavoro importante che abbiamo avviato nel comparto salute». L’esponente di LeU si è poi soffermato sulla tanto chiacchierata “verifica” invocata dal premier Conte, nuovamente rinviata: «Preferisco parlare di rilancio. Comunque nel mese di gennaio questo momento di confronto vero va affrontato». Infine, una battuta sul movimento delle Sardine: «In quelle piazze ci sono elettori della sinistra diffusa, del Pd e persone che hanno creduto nel M5S. Il processo che io auspico nasce dal basso ed è più avanti di noi».