Il generale Roberto Vannacci e Ilaria Salis hanno vinto la loro sfida personale alle Elezioni Europee 2024, visto che i risultati certificano che sono tra gli eletti al Parlamento europeo. Ma quella diretta tra loro vede vittorioso il candidato della Lega, visto che nella Circoscrizione Nord-Ovest ha raccolto 185.307 voti, mentre la candidata di Alleanza Verdi Sinistra ha ottenuto 125.209 preferenze, trainando il partito Avs che ha ottenuto il 7,11%, registrando un importante exploit.



Altri voti Vannacci li ha raccolti in altre circoscrizioni: sono 140.004 al Nord-Est, 95.367 in quella Centro, 71.984 al Sud e 35.137 preferenze nelle Isole. Ora c’è curiosità riguardo le sorti di Ilaria Salis, visto che la sua candidatura è stata lanciata per consentirle, in caso di elezione, di ottenere l’immunità parlamentare. (agg. di Silvana Palazzo)



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IL GENERALE ROBERTO VANNACCI VINCE LA PARTITA CON LA MAESTRA ILARIA SALIS

Roberto Vannacci nella Circoscrizione Nord-Ovest vince la sua partita personale delle preferenze con la candidata di AVS, Ilaria Salis. Il candidato della Lega infatti nelle Regioni Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta ha totalizzato 170mila preferenze quando mancano ancora 1500 sezioni da scrutinare. La leader dei Verdi invece ha portato a casa un buon bottino, circa 102 mila preferenze ma si trova a ben 70 mila voti di distanza che non saranno in alcun modo colmabili. Vittoria netta, dunque, e senza appello per Vannacci che conferma la buona intuizione del segretario Matteo Salvini di presentarlo in tutte le circoscrizioni. Purtroppo tra Salis e Vannacci non è possibile fare un confronto nazionale perché la candidata di Avs è stata presentata solo nella Circoscrizione del Nord Ovest. Ovviamente tutti parlano di effetto Salis vista l’ottimo risultato che in queste elezioni Europee 2024 ha ottenuto il partito di AVS che ha totalizzato un 6,7% nazionale raddoppiando i voti ottenuti alle Politiche 2022.



COS’È LA “POLARIZZAZIONE” VANNACCI-SALIS E LA SFIDA VERSO I RISULTATI DELLE ELEZIONI EUROPEE 2024

Non poche volte in questa particolare campagna elettorale delle Elezioni Europee 2024 si è udito il termine “polarizzazione” per indicare l’inedita sfida posta in evidenza tra due dei candidati più “chiacchierati” d’Italia: il generale Roberto Vannacci e Ilaria Salis, i due nomi di punta per la Lega di Salvini e l’Alleanza Verdi-Sinistra di Fratoianni e Bonelli. Il generale e la maestra detenuta in Ungheria, entrambi candidati nella circoscrizione Nord-Ovest (in realtà Vannacci, ultimo in lista nell’area nord-occidentale, è capolista in altre circoscrizioni) sono una delle “sfide” parallele di queste Elezioni Europee 2024.

Non tanto in termini di voti di preferenze, dato che il generale essendo presente su più circoscrizioni ha più probabilità di ottenere maggiori consensi numerici della candidata AVS: la vera sfida che ha “polarizzato” parte di questa campagna è a livello politico-ideologico, due sistemi di “idee” opposte che fin da subito si sono scontrate a distanza grazie ai due principali “sponsor” dei due candidati alle Elezioni Europee, ovvero il leader della Lega Matteo Salvini e il padre di Ilaria Salis, Roberto, chiamato a fare le veci della campagna elettorale con AVS visto che la figlia si trova agli arresti domiciliari a Budapest.

PREFERENZE ELEZIONI EUROPEE 2024: ILARIA SALIS E IL GENERALE VANNACCI PUNTANO AL TOP DIETRO LE DUE LEADER DONNE

«Spero che Ilaria Salis possa dimostrare tutta la sua innocenza: la ragazza detenuta in Ungheria con gravi accuse è candidata con la sinistra, ma è la dimostrazione plastica della differenza tra noi e loro. Noi preferiamo un generale come Roberto Vannacci»: così il vicepremier Salvini nell’intervista al “Giornale” ha sottolineato la “distanza” tra un generale dell’Esercito, protagonista degli ultimi mesi politici con i suoi libri contro il politicamente corretto, e una maestra precaria accusata di aver pestato e preso parte ad una organizzazione antifascista illegale in Ungheria. È lo stesso Salvini ad essersi chiesto se AVS candida Ilaria Salis per rappresentare l’Italia a Bruxelles, «perché non potremmo noi candidare un signore comandante dei parà della Folgore e ha combattuto i terroristi islamici».

Rispondendo a distanza alle parole di Salvini ci aveva pensato sempre prima delle Elezioni Europee 2024 Roberto Salis, smentendo l’ipotesi di un potenziale “confronto” in tv tra i due candidati: «A me piacerebbe moltissimo un confronto sull’Europa tra Ilaria e Vannacci, ma non credo piacerebbe al generale». Secondo il padre della docente detenuta in Ungheria, è inutile che la figlia parli con Vannacci in quanto «i voti di chi lo sostiene non le interessano – ha concluso al forum ANSA -. Parlare con Vannacci avrebbe senso se attorno a lui ci fossero delle persone ragionevoli che lei puo’ convincere a migrare verso posizioni un po’ diverse». Al netto dello scontro e delle polarizzazioni, Vanacci e Salis sono tra i due candidati con maggiore riconoscibilità in questi mesi di campagna elettorale, nonché coloro che ambiscono all’elezione in Parlamento Europeo con numeri di preferenze che potranno essere tra i più votati d’Italia, ad esclusione delle due leader FdI-Pd (e capoliste) Giorgia Meloni e Elly Schlein. L’attesa è tutta per i risultati della notte fra domenica e lunedì 10 giugno 2024, con l’annuncio su chi sarà eletto nei 76 seggi nazionali che dovrebbe arrivare al più tardi martedì 11 giugno.