Roberto Vecchioni, docente e cantautore, è intervenuto in qualità di ospite nel programma di Rai Tre “Le parole”, condotto dal giornalista Massimo Gramellini. Nella sua carriera, come detto, non c’è soltanto la musica, ma trovano ampio spazio anche la scuola, la formazione e l’educazione. Proprio su questi ultimi aspetti è stata incentrata la discussione avvenuta di fronte alle telecamere tra il presentatore e l’artista, il quale ha risposto con immediatezza alla domanda “Il bravo insegnante è colui che non boccia mai?”: “No, non è così. E i docenti italiani sono i migliori del mondo”.



A quel punto, Roberto Vecchioni ha inteso spiegare più dettagliatamente il concetto servendosi di un’allegoria, cioè “una nave che solca i mari. Se sulla nave non ci fosse qualcuno che spiega a chi sale come ci si comporta a bordo ma anche altre cose, come si guarda il cielo, come si cercano le stelle, come si bacia sul ponte, la nave affonderebbe dopo due-tre giorni. Il capitano della nave è l’insegnante. Il docente deve essere un imparante, cioè deve sapere tutto dei suoi ragazzi. Insomma, il prof per antonomasia deve avere anche la capacità di saper osservare la realtà dal punto di vista dei suoi studenti, immedesimandosi nei loro pensieri, nelle loro ambizioni, nei loro problemi e nelle loro paure.



ROBERTO VECCHIONI: “UN BRAVO PROF NON DEVE ESSERE INTRANSIGENTE FINO ALLA FINE”

Nel prosieguo della sua apparizione televisiva su Rai Tre, Roberto Vecchioni ha ribadito come non soltanto gli allievi, ma anche gli stessi professori non debbano focalizzarsi con ossessione sul voto da conseguire. Serve, infatti, tenere conto anche di altri aspetti: Il buon insegnante deve valutare anche sulla base dello sforzo, sulla volontà che ha lo studente di apprendere, non sempre dai risultati. Non deve essere intransigente fino alla fine”.

Da ultimo, Vecchioni ha inteso evidenziare senza troppa retorica l’ingrediente che non può mai mancare nel confronto quotidiano tra un docente e gli studenti: “Chi insegna deve avere tanta passione, deve credere in quello che fa e la deve trasmettere ai suoi alunni”.