Roberto Vecchioni ricorda la morte del figlio: “Il dolore più grande“
Roberto Vecchioni, in un’intervista concessa al Corriere della Sera, ha parlato del suo rapporto con la fede ma si è anche soffermato sulle gioie e sui dolori personali. Quest’anno, in particolare, una grande sofferenza ha travolto il cuore della famiglia del cantautore: la morte del figlio Arrigo, a soli 36 anni. «È stato il dolore più grande della mia vita. Il più grande. Ma invece di sbalzarmi nell’inferno mi ha proiettato verso la speranza», ammette.
Un dolore condiviso con la moglie Daria Colombo, al suo fianco da oltre 40 anni e con la quale vive una storia d’amore che si rinnova, anno dopo anno, con la stessa potenza ed intensità del primo giorno. «Ho avuto questa fortuna immensa: da 43 anni sto con una donna che è meravigliosa e siamo una cosa sola“, svela Vecchioni. “Posso aver avuto tutti i dolori del mondo, ma posso anche dire che per 43 anni ho avuto al mio fianco una persona con cui — nel bene e nel male, nei litigi, nel capirsi e non capirsi — abbiamo costruito una sintassi dell’esistenza comune».
Roberto Vecchioni e l’amore per Daria Colombo: “Quando l’ho vista…“
La presenza di Daria Colombo nella vita di Roberto Vecchioni è per lui fondamentale, anche per le piccole cose della vita di tutti i giorni: «È quello che provo. Oggi non riesco nemmeno a comprarmi un paio di calzini se non c’è lei a consigliarmi. Se non c’è lei, non c’è una ragione». Il cantautore ricorda il primo incontro con la moglie, dalla quale non si è mai più separato: «Non c’è una ragione: quando l’ho vista la prima volta sono crollato. E l’ho vista in mezzo a cento persone, ma subito ho pensato: la mia vita parte da qui. Non so dove arriverà, ma parte da qui. Era una donna bellissima, la più bella che avessi mai visto in vita mia. E lo è ancora, ma la bellezza è la sua qualità peggiore».