Zachary Pym Williams, meglio noto come Zak, si confida a cuore aperto dopo un lungo silenzio. Primogenito di Robin Williams, nato dall’amore con Valerie Velardi, il 36enne ha parlato di sè alla community 18percent.org, raccontando il periodo buio attraversato dopo la morte del padre, suicidatosi ormai cinque anni fa. Parole forti, un momento di difficoltà che lo ha portato nell’abisso. «La sua morte è stata una trauma», ha confidato Zak Williams, caduto in depressione per la scomparsa dell’amato genitore fino a trovare rifugio nell’alcool, dopo aver tentato la strada della cosiddetta automedicazione. Una spirale da cui è difficile uscire ma il 36enne nato a San Francisco, California, ce l’ha fatta grazie anche all’aiuto di alcuni professionisti.
ZAK, IL RACCONTO DEL FIGLIO DI ROBIN WILLIAMS
«Mi sono trascurato, ma non puoi essere aiuto agli altri se prima non presti attenzione ai tuoi bisogni e alle tue difficoltà», spiega Zak Williams nella community online, evidenziando di aver iniziato a mangiare in maniera sana, stare all’aria aperta e cercare il contatto con le altre persone. Un racconto, quello fatto a 18percent.org, che potrebbe tornare utile a tante persone, a partire da chi si trova nella sua posizione. Il figlio di Robin Williams ha iniziato a dare lezioni di cultura finanziaria in un penitenziario di San Quintino, spiega Il Giornale, un’avventura che lo ha aiutato nel migliore dei modi: «Ho potuto affrontare il trauma della morte di mio padre, ho scoperto che essere vulnerabile e sincero a proposito delle mie difficoltà sembrava poter dare un aiuto anche agli altri». E Zak continua ancora oggi la sua opera, prestando assistenza alle persone mentalmente fragili.