Il governo italiano ha presentato una nuova richiesta di estradizione al Brasile affinchè l’ex attaccante fra le altre di Real Madrid, Milan e Manchester City, Robinho, possa essere recluso in Italia a seguito della condanna a nove anni per stupro. Secondo quanto si legge sul sito de La Gazzetta dello Sport, l’informazione è stata divulgata dal portale verdeoro Uol, citando l’ordinanza di richiesta da parte dell’esecutivo italiano. Carlo Nordio, ministro della giustizia, ha firmato la richiesta lo scorso 24 gennaio per poi inviarla attraverso i canali diplomatici al governo brasiliano il 31 dello stesso mese.
Il Brasile si è fino ad oggi rifiutato di concedere l’estrazione di Robinho, di conseguenza l’Italia ha deciso di procedere con una nuova richiesta ufficiale per provare a sbloccare la vicenda. Secondo quanto scrive la Rosa difficilmente l’ex calciatore verrà estradato, nonostante lo stesso sia stato condannato in via definitiva per lo stupro di gruppo ai danni di una ragazza albanese avvenuto a Milano il 22 gennaio del 2013. Assieme all’ex giocatore, le autorità italiane hanno chiesto l’estradizione per l’esecuzione della sentenza di Ricardo Falco, amico dell’ex attaccante del Milan, anch’egli condannato in via definitiva così come il calciatore.
ROBINHO, ALTRA RICHIESTA DI ESTRADIZIONE PRESENTATA DALL’ITALIA: I PRECEDENTI
Stando a quanto si legge su Uol, Nordio chiede “che il caso sia sottoposto alla competente autorità giudiziaria brasiliana affinché autorizzi , ai sensi della legge brasiliana, l’esecuzione della pena di nove anni di reclusione inflitta a Robson de Souza dalla sentenza del Tribunale di Milano del 23 novembre 2017, passata in giudicato il 19 gennaio 2013”.
Il governo italiano ha fatto sapere che il ministero della giustizia ha chiesto di estradare dal Brasile Robinho e Falco già a settembre del 2022, richiesta che però era stata respinta lo scorso novembre in quanto l’articolo 5 della Costituzione brasiliana vieta l’estradizione dei cittadini nazionali. La sensazione è che sarà un lunghissimo tira e molla in cui l’Italia potrebbe uscirne sconfitta.