Robot killer, l’ONU non ci sta e attacca: rimozione prevista in futuro?
L’essere umano è sempre più secondario ai robot in ormai moltissime aziende, con una proiezione che preoccupa ancora di più pensando al futuro, ma l’ONU nelle ultime ore ha voluto alzare la voce sulla questione dei robot killer, che purtroppo è sempre di attualità. Stando a un pensiero espresso dalle Nazioni Unite questi robot andrebbero ad agire in funzione di sensori anziché di input umani, una questione che fa scaturire sempre grande pericolosità per gli esseri umani, da qui nasce l’idea dell’ONU di richiedere l’abolizione dei robot killer
Ecco quanto emerso da un rapporto sui robot killer stilato da parte dell’Onu: “Il segretario generale delle Nazioni Unite sottolinea gli enormi effetti dannosi che la rimozione del controllo umano sui sistemi d’arma avrebbe sull’umanità” è il pensiero di Mary Wareham, vice direttrice delle crisi, dei conflitti e degli armamenti di Human Rights Watch. In passato sono stati molti i casi che hanno sollevato polveroni e portato a tragedie, come ad esempio quelli di alcuni operai scambiati per scatole e uccisi, ma anche situazioni di vario genere.
Robot killer finiscono nel mirino: i progressi tecnologici sotto osservazione
La questione dei robot killer continua a far storcere il naso all’ONU, che in passato si è mosso per cercare di comprendere anche il pensiero di vari Paesi sulla tematica sempre di primaria attualità, sono così finiti sotto la lente d’ingrandimento i vari processi tecnologici che stanno sviluppando sempre di più in questa direzione definita rischiosa.
Nel testo diramato dal segretario generale dell’Onu è stato chiesta una velocizzazione dei tempi sulla questione dei robot killer, sottolineando come “il tempo sta scadendo perché la comunità internazionale possa intraprendere azioni preventive su questo problema” e riafferma “la necessità di agire urgentemente per preservare il controllo umano sull’uso della forza”.