Un team di ricerca dell’Università di Scienza e Tecnologia della Cina nella città orientale di Hefei ha creato un robot capace di produrre ossigeno dall’acqua a partire dall’uso di estratti di meteoriti provenienti da Marte con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. In particolare, i campioni di roccia sono stati sfruttati per creare un catalizzatore, ovvero una sostanza che ha accelerato la reazione chimica. I risultati dell’esperimento automatizzato sono stati pubblicati sulla rivista Nature Synthesis.
Gli autori stimano che ci sarebbero voluti 2.000 anni di lavoro umano per ottenere lo stesso risultato attraverso tentativi ed errori. L’AI ha accelerato nettamente le tempistiche, facendo sì che venissero analizzati 243 set di dati sperimentali e quasi 30.000 simulazioni teoriche al fine di selezionare e sintetizzare un catalizzatore a sei metalli utilizzabile da 3.764.376 possibili formule. “La più grande implicazione è che abbiamo scoperto che un robot guidato dall’intelligenza artificiale è in grado di produrre sostanze chimiche utili in condizioni sconosciute con materiali sconosciuti”, ha affermato il professor Jun Jiang, coautore dell’articolo, al Financial Times.
Robot produce ossigeno da acqua con estratti di meteoriti di Marte: i futuri risvolti
La creazione del robot che, attraverso l’intelligenza artificiale, produce ossigeno dall’acqua a partire dall’uso di estratti di meteoriti provenienti da Marte potrà infatti avere molti risvolti in futuro. L’esperimento, in particolare, aumenta la possibilità di sostenere future missioni spaziali con equipaggio. “Il mio sogno è di poter inviare diversi robot, innanzitutto sulla Luna, e iniziare a utilizzare le risorse locali per preparare le sostanze chimiche e i materiali necessari per gli esseri umani”, ha continuato il professor Jun Jiang.
“Non esiste risorsa più importante dell’ossigeno per respirare”, ha sottolineato Charles Cockell, professore di astrobiologia all’Università di Edimburgo, che non è stato invece coinvolto nella ricerca. “Questo è un esempio entusiasmante di come possiamo inviare robot su Marte e far loro estrarre minerali che catalizzano la produzione di ossigeno dall’abbondante ghiaccio presente sulla superficie del pianeta, rendendo concreta la possibilità di costruire un insediamento permanente autosufficiente”.