«La domanda di automazione flessibile è in costante crescita», dice a IlSussidiario.net Leonardo Leani, Local division manager di ABB Robotics Italia. «Qualità, rapidità di esecuzione e mass customization impongono un cambio di paradigma nelle aziende che vogliono affrontare con successo le sfide imposte dagli attuali macrotrend. La robotica è la risposta: che siano industriali, collaborativi o mobili, i robot garantiscono un significativo vantaggio competitivo».
ABB è un marchio internazionale leader indiscusso nel settore della robotica e automazione. Come vedete il momento economico e quali sono le prospettive per il prossimo biennio? In Italia e nel mondo.
La domanda di automazione flessibile è in costante crescita. Qualità, rapidità di esecuzione e mass customization impongono un cambio di paradigma nelle aziende che vogliono affrontare con successo le sfide imposte dagli attuali macrotrend. La robotica è la risposta: che siano industriali, collaborativi o mobili, i robot garantiscono un significativo vantaggio competitivo. La continua e inarrestabile crescita della robotica è confermata dall’ultimo report dell’IFR (International Federation of Robotics) ha reso pubblici a fine 2021 e che ha certificato una crescita delle unità vendute nel mondo persino nel 2020. Con 8.500 nuove installazioni, l’Italia si conferma al sesto posto al mondo con una ragguardevole densità di robot installati nella general industry. D’altra parte, l’Italia si contraddistingue inoltre per il particolare tessuto imprenditoriale, composto soprattutto da piccole e medie imprese, fatto anche di integratori e costruttori di macchine che portano l’eccellenza delle loro soluzioni innovative ad essere sempre più apprezzate e in continua crescita nel mondo. Se un tempo alle PMI risultava difficile conciliare le proprie attività con il mondo dei robot, oggi la situazione appare ribaltata. Lo sviluppo della tecnologia collaborativa e la facilità d’uso hanno reso accessibile la robotica a queste realtà, che possono sfruttarne le peculiarità per rispondere a un mercato sempre più esigente sul fronte della qualità, della flessibilità e dei costi.
Tra i settori applicativi quali sono le più interessanti innovazioni che riguardano il mondo ABB?
ABB ha fatto ingenti investimenti in innovazione applicata all’area robotica per tutti i mercati di riferimento. Parliamo di: assemblaggi e asservimenti collaborativi, soluzioni integrate in ambito logistico e alimentare (tema della logistica, intesa sia per i grandi centri di distribuzione, ma anche come intralogistica nelle imprese, tra i magazzini e i reparti produttivi), robotica mobile, soluzioni innovative per il Service attraverso la digitalizzazione, il monitoraggio, la diagnostica predittiva e l’ottimizzazione delle performance dei robot tramite l’applicazione di soluzioni di machine learning.
I robot collaborativi sono tra le tecnologie che più impattano sul cambiamento del lavoro. Vuole proporci qualche suggestione relativa a come muta il lavoro all’interno delle fabbriche manifatturiere.
È ormai evidente che nei Paesi che più hanno investito in automazione e robotica, l’occupazione è cresciuta. Per questo penso sia corretto parlare più di integrazione che di sostituzione: l’uomo è, e resterà comunque, al centro, poiché servirà sempre qualcuno in grado di gestire i robot e di infondere la giusta dose di creatività in ogni progetto. Il vero tema è il mis-match tra offerta e domanda del lavoro: le competenze professionali legate alla gestione delle tecnologie connesse all’automazione robotizzata scarseggiano. I nostri clienti fanno molta fatica a trovare tecnici con le giuste competenze, per questo siamo da tempo, impegnati in prima fila al fianco del mondo dell’education. Supportiamo gli istituti di formazione fornendo materiale utile per la didattica e garantiamo l’accesso al nostro Robotics Technology Center alle università per i progetti più evoluti, al fine di fornire gli strumenti più adatti per far crescere i tecnici del futuro.
Intelligenza artificiale è già realtà in molti ambiti del mondo produttivo. Ci racconta come sta crescendo questa tecnologia e quanto è presente sulle soluzioni di automazione e robotica?
Oggi le tecnologie della robotica e dell’IA stanno convergendo rendendo possibili tante nuove applicazioni. Sistemi basati su machine learning e reinforcement learning si occupano già oggi dell’identificazione degli oggetti, del riconoscimento vocale dei comandi, della programmazione basata sull’autoapprendimento e della movimentazione in autonomia di oggetti all’interno dei reparti produttivi.
ABB parteciperà a RobotHeart la nuova area espositiva, dedicata al mondo della robotica, di 33.BI-MU, in programma nell’ottobre del 2022. Cosa vi ha spinto a aderire a questa iniziativa?
Abbiamo aderito con entusiasmo all’iniziativa perché RobotHeart, è il primo evento in Italia dedicato interamente al mondo della robotica visto che coinvolge tutti ma proprio tutti: costruttori, integratori, start up accademici e centri di ricerca legati alla robotica. Ci piace l’idea di essere protagonisti di un’area espositiva valorizzata e ben visibile di 33.BI-MU che è da sempre visitata da un vastissimo pubblico in rappresentanza della totalità dei settori manifatturieri e ci piace l’idea che quest’anno si svolga in concomitanza con Xylexpo, biennale delle tecnologie per la lavorazione del legno e dei componenti per l’industria del mobile, in scena nei padiglioni adiacenti. Sommando le presenze di queste due manifestazioni vi è un potenziale di circa 100.000 visitatori, di cui molti provenienti dall’estero, alla ricerca di soluzioni per efficientare i propri reparti produttivi e che potranno vedere all’opera il meglio delle soluzioni robotizzate. Una platea di grande interesse, dunque, per le aziende come la nostra, che vede una grande sinergia nella combinazione di questi appuntamenti espositivi. E poi tra i vantaggi vi è certamente la grande attenzione dedicata agli aspetti tecnico scientifici.
Parliamo quindi della dimensione culturale e tematica…
RobotHeart sarà molto più di una esposizione. Con tecnologie, applicazioni, convegni e approfondimenti, si presenta come un evento pensato per supportare lo sviluppo della fabbrica del futuro ove robotica e automazione giocano un ruolo sempre più determinante. A sottolineare l’importanza della dimensione culturale sono poi i partner coinvolti nel progetto: UCIMU, l’associazione confindustriale che rappresenta i costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, SIRI, l’associazione Italiana di Robotica e Automazione, e I-RIM, l’istituto che nasce per favorire lo sviluppo e l’uso delle tecnologie della robotica e delle macchine intelligenti. ABB vuole essere in prima fila in questo progetto innovativo.
Come si presenterà ABB a RobotHeart? Avete già un’idea dello spazio, delle tecnologie e delle applicazioni che saranno mostrate in fiera?
Come dicevamo, oggi più che mai l’offerta di ABB include tutte le soluzioni necessarie per realizzare la fabbrica flessibile che comprendono le diverse tipologie di robot, i cobot, gli Autonomous Mobile Robot e la componentistica per l’automazione marchiata B&R, parte del gruppo ABB. Mostreremo l’estrema facilità d’uso raggiunta dai nostri robot che ne rendono particolarmente conveniente l’impiego nelle PMI per tutti i settori dal metal, alla plastica, dal food&beverage, alla logistica, dalla filiera automotive al biomedicale… La presenza di ABB a RobotHearth sarà caratterizzata da un approccio verticale/orizzontale: accanto alle tecnologie più recenti verranno proposte delle isole dimostrative con una serie di applicazioni ad alto valore aggiunto dedicate a varie applicazioni industriali con un occhio di riguardo all’interazione tra uomo e robot.