Lo speciale Techetechetè dedicato ai Pooh fornisce l’occasione per parlare di Roby Facchinetti, voce storica della band più importante della musica italiana, nata nel 1966. Negli ultimi mesi il cantante ha meritato il plauso di tutto il Paese per il suo impegno contro l’emergenza coronavirus. Insieme al collega dei Pooh, il batterista Stefano D’Orazio, ha infatti realizzato la canzone “Rinascerò, Rinascerai”, incisa e rilasciata durante il lockdown, destinando i proventi all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. A fronte di milioni di visualizzazioni, però, la raccolta fondi è stata inferiore alle attese di Roby Facchinetti, che in questo senso non ha nascosto la sua delusione per il ruolo (non) giocato da YouTube. Intervistato al riguardo da Rockol.it, ha spiegato:”Pensavamo che qualcosa accadesse. Invece è non è successo assolutamente nulla. Un atto di generosità me lo sarei aspettato. È un peccato, perché dietro questa canzone c’è un progetto nobile: aiutare l’ospedale di Bergamo ad affrontare l’emergenza sanitaria”. Il mancato supporto economico della piattaforma, che di certo sfrutta delle regole che svantaggiano gli artisti, ha deluso non poco Roby: “Le avrebbe fatto onore. Questo brano è stato ascoltato in tutto il mondo: sono arrivate visualizzazioni anche da paesi molto lontani dal nostro. Io mi sarei impegnato per ringraziare pubblicamente la piattaforma”.



ROBY FACCHINETTI: “RINASCERO’ RINASCERAI E’ NATA IN SEGUITO AD UNA CRISI DI PIANTO”

Resta in ogni caso lodevole l’impegno che Roby Facchinetti ha voluto assicurare alla sua Bergamo in un momento di crisi come quello vissuto tra marzo e aprile. In un’intervista concessa al Fatto Quotidiano Magazine in pieno lockdown, il frontman dei Pooh ammise: “Qui ci conosciamo tutti, alla fine Bergamo è un grande paese. Una sera ho visto quell’immagine spaventosa dei camion dell’esercito con a bordo le salme delle vittime del virus, mentre lasciavano la città. Ho avuto una crisi di pianto perché è una tragedia nella tragedia e pensavo a tutte le famiglie di queste povere vittime…Ho avuto successivamente una reazione di rabbia, così mi sono messo al piano e in cinque minuti è nata questa musica, ispirata al momento della crisi, del dolore e alla voglia di reagire. Ho inserito due parole chiave ‘Rinascerò, rinascerai’ e ho chiamato subito il mio amico e compagno d’avventure dei Pooh Stefano D’Orazio, sempre preso dalla commozione. Anche lui aveva visto quelle immagini, così gli ho detto che avevo una musica con questo titolo e gliel’ho mandata. Lui ha trovato delle parole meravigliose, ha fatto un piccolo miracolo”.

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