Roby Facchinetti si è reso protagonista di un duro sfogo sui social contro un giornalista di una testata nazionale, che ha accusato la voce dei Pooh in un articolo di avere lanciato una frecciata a un altro componente dell’ex band, Dodi Battaglia, assente al concerto-ricordo per Stefano D’Orazio per motivi che aveva già reso noti da tempo e condiviso con i suoi “fratelli Pooh” e con Tiziana Giardoni, moglie di D’Orazio.
Queste le parole di Roby Facchinetti: “Mi vedo costretto dagli eventi a chiarire un mio pensiero, che è stato vergognosamente frainteso all’interno d’un articolo pubblicato oggi su un quotidiano nazionale. L’altra sera a Roma, durante la bella serata di ricordo dell’amico per sempre Stefano, a un certo punto è stato lanciato il video con cui Dodi ha partecipato all’evento, essendogli stato impossibile presenziare a causa di concomitanti impegni personali. Una cosa questa che si sapeva, e che io stesso avevo difeso in pubblico sottolineando gli impedimenti dell’amico Dodi. Tanto che ho chiesto un grande applauso per lui al pubblico presente in sala, prima che venisse trasmesso il clip. Poi, al termine del filmato, mi è stato chiesto che cosa mi fosse soprattutto rimasto dentro di Stefano: ed io ne ho sottolineato principalmente la sensibilità, la generosità, la simpatia, insomma il grande uomo che era”.
ROBY FACCHINETTI: “HO SEMPRE DIFESO I POOH, IL GIORNALISTA SI SCUSI!”
A quel punto, Roby Facchinetti ha aggiunto un pensiero consequenziale, che “avrò ripetuto in mille interviste e milioni di occasioni, nella mia carriera: ovvero che per me un artista vale poco, anche se è artisticamente grandissimo, se manca dal punto di vista umano. Ma non ho fatto, né pensato, nomi, proprio perché questo è un mio credo personale che porto dentro e diffondo da sempre. Tutto questo che vado raccontandovi, è facilmente verificabile: basta interpellare chi c’era a Roma o vedere le immagini della serata. Peccato che un giornalista, appunto, abbia però voluto far passare che con questa mia convinzione io mi riferissi a qualcuno di specifico, e in particolare a uno di noi Pooh”.
A questo punto, Roby Facchinetti è andato letteralmente su tutte le furie: “Ma siamo matti?!? Io non mi permetterei mai di offendere un collega, ancora meno un amico, men che meno una persona con cui ho lavorato per decenni; io ho sempre difeso la storia dei Pooh e sempre difeso i Pooh, e come singole persone e come singoli artisti. Ho sempre, e sottolineo sempre, parlato bene di coloro con i quali ho scelto di condividere un’avventura fantastica, importantissima della mia vita. Voglio dunque che sia ben chiaro, che il concetto da me espresso a Roma è un concetto generico. Un ideale di riferimento. E non era né voleva sottintendere frecciate a chissà che cosa o chissà chi. Proprio per questo non voglio che qualcuno pensi di mettermi in bocca polemiche che non porto avanti né mi appartengono. Sperando peraltro che il giornalista in questione smentisca subito, e chiarisca pubblicamente di aver riportato in modo sbagliato e scorretto quanto avvenuto a Roma”.