Roby Facchinetti è stato uno dei veterani dei Pooh, essendo entrato a far parte della storica band a pochi mesi dalla sua fondazione, avvenuta nel 1966 ed oggi celebrata da Techetechetè. Oltre ad essere stato il tastierista ufficiale del gruppo, Roby ha anche firmato alcuni dei maggiori successi discografici che hanno contribuito a scrivere un pezzo importante di storia della musica italiana. Come non citare, ad esempio, “Piccola Katy”, “Tanta voglia di lei”, “Pensiero” e “Noi due nel mondo e nell’anima”? La passione per la musica classica la eredita sin da piccolo dalla madre, ma in famiglia si respirava arte ancor prima con il nonno, compositore e direttore di coro. Già a quattro anni il giovane Facchinetti iniziò a muovere i primi passi nel mondo della musica, iniziando a suonare a orecchio un’armonica a bocca. Studiò in seguito fisarmonica e pianoforte e già a 11 anni cominciò a comporre i primi brani. Dopo l’esordio nel primo brutto “I Monelli” nel 1958 ed una lunga gavetta, nel 1966 approda nei Pooh, dove prese il posto dell’allora tastierista Bob Gillot.
IL NUOVO PROGETTO CON D’ORAZIO
Anche dopo lo scioglimento ufficiale della band, Roby Facchinetti continua a fare musica: nel 2017 realizza insieme all’ex membro Riccardo Fogli l’album dal titolo Insieme e sempre con l’amico Fogli, nel 2018, prende parte al Festival di Sanremo con il brano “Il Segreto del tempo”, nonostante un piazzamento niente affatto fortunato nell’ambito della kermesse. Proprio con gli ex membri dei Pooh è rimasto tuttavia un fortissimo legame di amicizia e soprattutto professionale. Nelle scorse settimane, come riferisce anche Corriere della Sera, Roby Facchinetti ha confermato le indiscrezioni delle passate settimane: da quattro anni è al lavoro a una nuova opera teatrale dedicata a Parsifal in chiave contemporanea, insieme all’ex batterista Stefano D’Orazio. “Questo lavoro è frutto di una nostra nuova fantasia alimentata dalla voglia di raccontare e rendere umano l’eroe, già tratteggiato da me e Negrini nel 1973 nell’omonimo brano dei Pooh”, ha spiegato in merito Roby Facchinetti che è riuscito a coinvolgere con grande entusiasmo anche l’amico e collega D’Orazio.
NESSUNA REUNION IN VISTA
La notizia del nuovo “Parsifal”, tratto dall’omonimo disco, il sesto dei Pooh e il primo con Red Canzian, era circolata nei mesi scorsi con una certa prepotenza sui social facendo in parte sobbalzare i fan della band che hanno prontamente pensato ad una imminente réunion. In merito però, Roby Facchinetti ha voluto subito puntualizzare: “Ci siamo congedati dal nostro pubblico nel 2016 con il cinquantennale, chiamando sul palco anche D’Orazio e Fogli, da allora ognuno ha intrapreso un proprio percorso artistico. Ma, già quando se ne era andato Stefano ed era mancato Negrini, i Pooh non erano più stati gli stessi. Non abbiamo ragioni per continuare. Se ci rimettessimo assieme sarebbe solo per un fattore economico, ingiusto verso il nostro pubblico. È una ragione che non abbiamo mai perseguito”. Dopo la fine del suo tour che si concluderà a metà settembre, Roby Facchinetti è pronto quindi a dedicarsi anima e corpo al nuovo progetto al quale crede fermamente.