Il sogno di Roby Facchinetti

L’ultimo concerto dei Pooh a Bologna ha rappresentato anche l’addio della band: con Riccardo Fogli e Red Canzian se ne è parlato a Domenica In. Ma perchè questa scelta? E soprattutto, è veramente finita? “Sì, perchè nel 2013 se ne andò il nostro poeta, ora anche Stefano… Io ti dico col cuore in mano che se ci fosse ancora Stefano proporrei ai Pooh di incidere un album affinchè possa essere il migliore della nostra vita e subito dopo un tour. Questo sarebbe stato il mio sogno ma non essendoci più Stefano non è più la stessa cosa. Salendo sul palco andremmo ad intaccare la nostra meravigliosa storia che deve rimanere così”, ha commentato Facchinetti.



“I Pooh senza Stefano non sono i Pooh”, ha aggiunto Red Canzian, appoggiando la scelta di Roby, “Lo troverei una forzatura”. Riccardo Fogli però sembra avere dei dubbi: “Per me l’idea di passare un giorno, una settimana, un mese, con loro tre, qualche cosa nella mia onestà intellettuale, a me piacerebbe, ma capisco che non è facile senza Stefano, direi quasi impossibile”. (Agg. di Emanuela Longo)



Roby Facchinetti ed il sogno costante dei Pooh

Roby Facchinetti, oggi ospite di Domenica In, festeggia il suo compleanno insieme a Mara Venier ed a tanti amici: “E’ molto emozionante, speciale. Quanti anni compio? Sono nato nel 1944, sono 78!”, ha esordito. Nel festeggiare Roby, non poteva mancare un filmato per omaggiare la sua immensa carriera con i Pooh. “Tanta storia, tanta musica e tanta umanità perché se non avessimo avuto quel rapporto speciale non potevamo fare quello che abbiam fatto”, ha commentato Facchinetti. Nel rivedere il filmato, cosa prova oggi? “La nostra esperienza ed il nostro percorso sono stati così belli, ricchi di traguardi impossibili ma che siamo riusciti a raggiungerli… perché 80 milioni di dischi sono dei numeri impressionanti. Abbiamo fatto oltre 3000 concerti… Sono numeri che fanno impressione anche all’estero”.



Ogni immagine, a suo dire, riguarda un momento ed una situazione vissute con i Pooh: “Io i Pooh li sogno ogni notte, veramente!”, ha svelato, “perché sono entrati così dentro le nostre vite in modo profondo che realmente ognuno di noi è stato di più con i Pooh che con mogli e compagne. È stata una storia importante e forte”. (Agg. di Emanuela Longo)

Roby Facchinetti, quel è il suo grande rimpianto?

I Pooh hanno scritto la storia della musica italiana per anni, al punto tale che non è certamente pensare che siano uno dei gruppi più amati da tutte le generazioni. L’affetto nei confronti dei componenti della band nasce quindi in modo quasi naturale, come se fossero membri di famiglia grazie anche al loro modo di fare che non li ha mai portati a montarsi la testa nemmeno quando erano all’apice del successo.

La loro lunga esperienza permette quindi di guardare con un occhio di riguardo i Maneskin, il complesso del momento, che in pochi mesi hanno conquistato il Festival di Sanremo e l’Eurovision Song Contest. Un percorso di questo tipo permette così a Roby Facchinetti di individuare una differenza rilevante tra quanto vissuto da loro e i giovani colleghi: “Non hanno fatto la gavetta che abbiamo fatto noi, anche perché con i tempi che corrono sarebbe improponibile – ha dichiarato a Silvia Toffanin, ospite di ‘Verissimo’ -. Eppure hanno iniziato dalla strada, quella è stata la loro formazione“.

Roby Facchinetti: i Pooh e l’Eurovision mancato

Forse non tutti lo ricordano, ma anche i Pooh avrebbero avuto la possibilità di partecipare all’Eurovision, esattamente come i Maneskin. Questo sarebbe stato possibile in seguito alla vittoria arrivata nel 1990 al Festival di Sanremo conUomini soli“, brano ancora oggi amatissimo anche da più giovani. La band aveva deciso però di rinunciare, favorendo così la presenza di Toto Cutugno, che ha poi gareggiato con “Gli amori”, ottenendo la vittoria.

A distanza di tempo Roby non può non sottolineare quanto quella decisione sia stato uno sbaglio: “Nessuno di noi si interessò alla cosa, quello fu il nostro più grande errore. Il nostro errore fu la fortuna di Toto Cutugno, che ci ringrazia ancora oggi”.