I Maneskin hanno vinto l’ultima edizione del Festival di Sanremo e sono ora sulla bocca di tutti. C’è chi li ama e chi li critica ma sono in tanti a sottolinearne le innegabili qualità. Tra questi c’è anche un cantante membro delle più longeve band italiane: i Pooh. Roby Facchinetti ha espresso il suo pensiero sulla band in un’intervista rilasciata a Leggo, dichiarando che i Maneskin “Hanno tutti i numeri per farcela.”
Il cantante ha allora analizzato la band: “Mi è sembrato che la qualità musicale, che nei particolari non si può certo giudicare da un ascolto televisivo ma dal vivo, sia più che buona. Hanno grinta da vendere e questo lo hanno dimostrato pure su un palcoscenico che, diciamolo francamente, a quel genere lì non è certo abituato. Anche la teatralità del frontman, Damiano, gioca il suo ruolo ma una band è anzitutto gruppo, insieme, collettivo”.
Roby Facchinetti e il consiglio ai Maneskin: “Non basta fare belle canzoni”
Eppure Roby Facchinetti avverte: “non basta essere bravi e fare belle canzoni”. Da qui un consiglio ai quattro ragazzi della band: “Uso una metafora: è come se, dopo la vittoria di Sanremo, i Måneskin, avessero passato un casello autostradale. Bene, adesso l’autostrada è tutta loro. – quindi – Non devono farsi prendere dal brivido della velocità, mantenere la giusta andatura, ogni tanto fermarsi per fare benzina, prendere un caffè all’autogrill e rimettersi in marcia più caricati. Si chiama sapersi gestire”. Per Fcchinetti la parola d’ordine è condivisione, che si tratti di momenti belli ma anche di momenti difficili. Una band che meriterebbe la longevità dei Pooh è sicuramente quella dei Negramaro, “bravissimi. – ha ammesso – Una musica così personale, unica, riconoscibile. E Sangiorgi, con la sua sensibilità, ne è l’anima, il motore.” ha concluso Facchinetti.