Roby Facchinetti ha voluto postare sul suo profilo Instagram e Facebook un lungo pensiero in merito a quanto sta accadendo in questo momento tra Russia e Ucraina. Il musicista ha raccontato come durante la visione del telegiornale, ascoltando le notizie sulla guerra ha pensato a suo padre: “Credo che ne valga la pena: perché ne sono convinto che sarebbe importante che tutti, nel mondo, capissero che cosa significano certe cose, fin dove portano certe azioni”.



Il cantante ha voluto raccontare l’esperienza di suo padre impegnato durante la Seconda guerra mondiale sul fronte russo scrivendo: “Anche mio padre, fu spedito in quella guerra assurda e senza speranze; anche lui fu mandato, in pratica, incontro alla morte. Ricordo che ci raccontava di quanto fosse stato atroce, in quei mesi. Raccontava dei commilitoni e degli amici, morti senza che si potesse aiutarli”. Il racconto del cantante e musicista si fa anche drammatico: “Con le lacrime agli occhi ci parlava di buche scavate in terra, al gelo, per provare a dormire; e d’una fame tanto feroce che a un certo punto e con disgusto si dovette cibare di carne umana, per sopravvivere. Carne umana, pensate”.



Roby Facchinetti un lungo post per dire no alla guerra

Roby Facchinetti ha condiviso la storia di suo padre sui social per mandare un messaggio sulle atrocità della guerra e su quanto sia fondamentale evitare ogni tipo di conflitto: “Quando mio papà parlava della guerra, che aveva visto in faccia, ne parlava come qualcosa di atroce e d’incomprensibile. Un orrore che gli aveva cambiato il carattere, persino. E il dolore provato in quel periodo era ancora carne viva che bruciava, in lui.” Dalle parole di suo padre il cantante ha compreso quanto il conflitto lo avesse cambiato: “Era chiarissimo, che avendo conosciuto la guerra sulla sua pelle, papà la ritenesse un incubo tragico. Un’assurdità dolorosa che in un mondo civile dovrebbe restare nei libri di storia, da studiare perché mai si ripeta”.



Roby Facchinetti, condividendo con tutti i suoi fan la storia di suo padre ha espresso un messaggio contro la guerra che lui stesso ha vissuto in prima persona dai racconti di suo padre e che si augura nessuno più debba raccontare ai propri figli e nipoti, come accaduto a lui.