Volge al termine la serata-omaggio a Stefano D’Orazio dal titolo Ciao Stefano, amico per sempre. “A questo punto vorremmo regalarvi un piccolo pensiero, uno per ciascuno di noi”. A iniziare è proprio Roby Facchinetti: “Vorremmo tanto che la nostra musica potesse vivere al di là di noi” Dodi spazia con lo sguardo: “L’immagine di questa platea rimarrà con me per sempre come la cosa più emozionante che abbia mai vissuto”. Red adopera la metafora del viaggio: “Siamo cresciuti sempre con le valigie in mano, ma se quello di stasera era l’arrivo, ne è valsa veramente la pena”. Stefano si rivolge al pubblico: “Straordinario il fatto che non vi abbiamo mai persi. Questa è una cosa forse unica”. Riccardo è il più acclamato: “Sono stato travolto da una cascata di amore e di tenerezza. Questa notte non mi svegliate”. In platea c’è anche Francesco Facchinetti, che intona col padre i vari successi dei Pooh. (agg. di Rossella Pastore)
Roby Facchinetti a Ciao Stefano, amico per sempre
Roby Facchinetti e gli altri Pooh tornano protagonisti su Rai1 con lo speciale “Ciao Stefano, amico per sempre” dedicato a Stefano D’Orazio, lo storico batterista scomparso un mese fa per una malattia aggravatasi dopo aver contratto il Coronavirus. A distanza di un mese dalla sua morte Rai1 ha deciso di omaggiare e ricordare l’artista con “L’ultima notte insieme” che ha visto nel 2016 i Pooh salutare il pubblico con un mega concerto evento alla stadio San Siro di Milano. Intanto Roby in questi giorni ha pubblicato un nuovo brano dal titolo “Invisibili” nato proprio dalla collaborazione con l’amico Stefano, paroliere e autore di tantissimi successi. Una canzone che conferma, ancora una volta, il grandissimo talento di D’Orazio la cui morte ha sconvolto davvero tutti. Lo stesso Facchinetti, ospite del Maurizio Costanzo Show, non ha fatto mistero che nessuno mai si sarebbe aspettato la sua morte.
Roby Facchinetti: il ricordo di Stefano D’Orazio
Stefano D’Orazio, infatti, è stato ricoverato d’urgenza con febbre alta, ma nessuno ha pensato ad un finale così tragico. Roby Facchinetti ha raccontato anche di aver sentito l’amico poco prima della morte: “aveva le difese immunitarie molto molto deboli e lì Stefano, straordinariamente, mi disse: ‘Ho il coronavirus però non ti preoccupare’. ‘Ma come cosa stai dicendo’ gli dissi io. E lui mi rispose: ‘No, non ti preoccupare, perché tutto il resto va bene'”. Una chiamata che Roby ricorda ancora oggi visto che era legatissimo al suo fratellone con cui aveva composto anche il brano “Rinascerò Rinascerai” dedicato a tutte le vittime di Coronavirus a Bergamo. “Stefano era davvero una persona speciale che aveva questa capacità di lasciare in ognuno un qualcosa di sé e questa qualità non tutti ce l’hanno” ha detto Roby parlando del suo amico Stefano, ma negli ultimi giorni ha parlato dell’impossibilità di salutare l’amico visto che i malati di Covid muoiono da soli in una camera d’ospedale senza poter salutare i propri cari. “Neanche io e i miei amici per sempre siamo riusciti a dare un vero addio” – ha detto l’artista – “tanti, purtroppo, hanno vissuto e stanno vivendo lutti dovuti alla pandemia. E tutti, tutti, si sono visti negati il diritto di salutare il proprio congiunto. Già questo maledetto virus porta i malati a soffrire in solitudine, lontani da ogni conforto affettivo, anche quando la gravità non li conduce in terapia intensiva”.