Roby Facchinetti, per 50 anni voce dei Pooh, gruppo musicale che ha segnato mezzo secolo di storia della musica italiana, è intervenuto ai microfoni del quotidiano “Leggo”, presentando il suo “Symphony”, doppio cd dal respiro orchestrale in uscita proprio oggi. Si tratta del quarto album da solista, con cui l’artista chiude definitivamente un cerchio, “dando nuova veste ai classici”. C’è anche un brano religioso, “Grande Madre”, scritto con Stefano D’Orazio un po’ di tempo fa, ma mai registrato: “È una preghiera, come fosse una Ave Maria. È uno dei pezzi che toccano le corde emotive. Stefano ci teneva che lo mettessi nel precedente album. Non ero riuscito. Ma glielo avevo promesso. Qui mantengo la promessa”.
Facchinetti ha rivelato di essere molto devoto alla Madonna, prima di addormentami prega e recita svariate Ave Maria: “La Fede, insieme alla musica, mi hanno salvato nei momenti difficili. Non mi hanno mai tradito. Un esempio è ‘Rinascerò, Rinascerai’, scritta per Bergamo durante il Covid. Ma anche ‘Uomini soli’, durante una crisi della mia vita privata”.
ROBY FACCHINETTI, TRA LADY GAGA E SANREMO
Ai colleghi di “Leggo”, Roby Facchinetti ha asserito di aver posseduto il pianoforte di “Imagine” di John Lennon: “Era uno dei 200 limited edition che la Stainway fece per l’anniversario. L’ho venduto per prendere un gran coda. Lennon era un mito. Ricordo la commozione quando ho incontrato a New York Yoko Ono”.
L’artista donna che più lo incuriosisce è Lady Gaga “per la sua sensibilità, per l’essere versatile e non legata a un genere. Lei fa tutto ciò che è musica. E lo fa bene. È stata pochi giorni fa in Italia, mi sarebbe piaciuto tanto conoscerla”. Per Roby si profila un ritorno al Festival di Sanremo? “È un palcoscenico straordinario. E per i Måneskin dico applausi a scena aperta. Ma il capitolo per me credo sia chiuso. Certo, mai dire mai”.