La nota avvocatessa Annamaria Bernardini De Pace, ha parlato della contestazione al Salone del Libro 2023 di Torino al ministro Roccella. In diretta con il programma di Canale 5, Mattino Cinque News, ha spiegato: “E’ stata un’esperienza bruttissima, piena violazione di un diritto garantito che è quello di parlare – racconta l’avvocato, presente a fianco della Roccella al salone del libro – nel momento in cui sai di parlare questi farabutti hanno iniziato ad urlare, a dire cattiverie, insultare, minacciare, non esiste la democrazia e il rispetto per due donne più grandi di loro e che avrebbero parlato loro di problemi di donne?”.



Quindi Annamaria Bernardini De Pace ha proseguito: “Il libro di Roccella racconta la sua formazione radicale, lei che ha vissuto il problema dell’aborto, tutte cose di cui avremmo potuto parlare… questa non era una contestazione, ma una violenza, impediscono di parlare, di esprimere il pensiero, che la Costituzione prevede come garanzia del vivere. la contestazione si fa nel merito e il dissenso non si fa così: il rispetto per due persone di 70 anni non doveva esserci? Avete visto come sono quelle?”. Quindi Francesco Vecchi aggiunge: “Nel racconto di oggi, non abbiamo una prospettiva. Se io vado al Salone del libro e per 5 minuti mi dice che non mi sopporta poi passa e parla”. Ma la contestazione al ministro Roccella è andata avanti ben di più: “Questa cosa è andata avanti 3 ore, dall’una meno dieci alle 4 meno dieci, ogni volta che pensavamo di parlare, (io mi inchinerò sempre al ministro che non conoscevo), la insultavano e le dicevano cose tremende, una cosa volgarissima, insultando, cantando”.



ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE: “IL DISSENSO SI PUÒ ESPRIMERE IN MILLE MODI MA…”

E ancora: “Il dissenso si esprime in mille modi, io sono stata una femminista in epoca storica, mi facevo tutte le battaglie, ho combattuto per l’aborto, sono state a fianco di Pannella, oggi sono iscritta al Partito Radicale, ma ieri che avevamo a disposizione Roccella sarebbe potuto diventare un dialogo importante”.

Durante la contestazione è andato in scena anche un battibecco fra Augusta Montaruli di Fratelli d’Italia e il direttore del Salone del libro Lagioia: “Poi è arrivato Lagioia, imbarazzante, perchè praticamente è scappato nonostante fosse il padrone di casa: un padrone di casa deve fare in modo che gli ospiti parlino fra di loro. Un uomo che era venuto a salvare due donne ha fatto la vittima perchè uno gli ha detto vergogna, ha fatto il maschio per salvare due donne ma poi è scappato. Montaruli gli ha detto vergogna perchè non è riuscito a fermarli, ed è scappato”. Annamaria Bernardine De Pace e la ministra Roccella se ne sono andate scortate: “Si ce ne siamo andate scortate, c’era anche la digos, anche se io me ne sarei stata lì fino all’una di notte ma lei ha detto che non era giusto togliere spazio a chi doveva presentare il libro dopo di noi”.