In diretta nel salotto di Belve, Rocco Casalino, intervistato da Francesca Fagnani, ha parlato della sua omosessualità e del coming out, scoperta in tarda età, ma sempre ipotizzata. “Credo [che il coming out sia stato] tardi anche per la situazione familiare, ho fatto fatica ad accettarmi e sono stato fino ai 30/35 anni con una ragazza con cui facevo stabilmente sesso siccome mi piaceva anche lei e il rapporto. Ero convinto che la mia omosessualità fosse una sorta di bisessualità e che potevo reggere una vita etero anche per il desiderio di una vita familiare e di avere figli. Avevo consapevolezza ma è stato tutto un percorso, ho fatto sesso con centinaia di donne ma adesso farei fatica a farlo. Ho fatto tutto il possibile, a quei tempi, per essere etero, ma non è una scelta, è la mia natura”. (Agg. di Lorenzo Drigo)
Rocco Casalino, il coming out arrivato in età adulta: “Fino a 35 anni ho avuto una ragazza”
Un’intervista molto forte quella rilasciata da Rocco Casalino a Belve. Nella puntata di questa sera, 28 febbraio, Francesca Fagnani intervista l’ex gieffino, oggi responsabile della comunicazione del Movimento 5 Stelle, portandolo a raccontare pubblicamente alcune parti anche molto difficili della sua vita, come il coming out. Rocco Casalino è infatti omosessuale ma il pubblico non l’ha conosciuto così.
È stato lui stesso a raccontarlo alla Fagnani a Belve: “Fino a 35 anni ho avuto una ragazza con cui facevo regolarmente l’amore – ha esordito – e a un certo punto mi ero convinto che la mia fosse una sorta di bisessualità e che potevo reggere una vita da etero. Anche perché avevo desiderio di una vita famigliare, dei figli. Ho insistito con tutte le mie forze ad essere etero, ho fatto l’amore con centinaia di donne”.
Rocco Casalino, il coming out e il difficile rapporto col padre
Drammatico è stato poi il rapporto con suo padre, anche per la sua omosessualità. “Mio padre era un maschio del sud, molto virile, dominante. – ha premesso Rocco Casalino su Rai2 – A proposito di assomigliare, non gli assomigliavo ecco, non ero il figlio che somiglia al papà, e questa cosa per lui era un problema.” Ha quindi raccontato di metodi utilizzati da suo padre per scoprire il suo orientamento sessuale: “Faceva una serie di giochini per scoprire la mia omosessualità, ma io non ci cascavo perché sapevo che se lo avessi ammesso sarebbe stato peggio. Io ero sicuro che avrei avuto la vita impossibile. Anche per questa situazione la consapevolezza per me è arrivata molto tardi, ho fatto molta fatica ad accettarmi”.