La spettacolarizzazione della comunicazione, il normale che diviene “show” in “contrasto” con un personaggio dai toni pacati e venuto (apparentemente) dal “nulla”: la strana coppia Rocco Casalino e Giuseppe Conte ha lasciato Palazzo Chigi ma per il portavoce-uomo ombra ex Grande Fratello quella del Conte-bis potrebbe non essere l’ultima apparizione in pianta stabile in un Governo.



«Per me Palazzo Chigi è stata una esperienza impegnativa di lavoro. Quest’ultimo anno con la pandemia è stato molto faticoso, un livello di stress pazzesco. E quando Conte è uscito la commozione ha colpito tutto il palazzo. Lui ha il dono di arrivare al cuore e questo lo renderà diverso da tutti i presidenti del Consiglio», lo racconta Casalino alla giornalista del Corriere della Sera Monica Guerzoni, anticipando alcuni dei punti principali della sua autobiografia “Rocco Casalino, il Portavoce – La mia storia”. A chi mette in discussione che in vista di potenziali prossime Elezioni l’opzione Conte potrebbe non essere più così “appetibile”, Casalino oppone «Non credo che Conte sarà presto dimenticato. Il video del suo addio ha incassato su Facebook un milione di like, numeri pazzeschi che non fa nessuno al mondo. Proprio tutto questo consenso ha fatto di lui un problema».



LA VERSIONE DI CASALINO

La “versione” del portavoce – e di parte del Centrosinistra – è che Renzi con una “scorretta” manovra di palazzo abbia “fatto fuori” chi ha ottenuto i 209 miliardi dall’Europa: «salvare il soldato Giuseppi? Io saprei come farlo. Il grande dubbio è cosa vuole fare lui. Credo sia una risorsa importantissima per il M5S, ma questo è un mio desiderio personale. La scelta tocca a lui e al Movimento». Ma con il cambio statuto si dovrebbe arrivare ad una gestione collegiale di 5 leader grillini e qui il ruolo di Conte potrebbe essere depotenziato: «Io sono un attivista del M5S, sto valutando cosa fare e mi serve un po’ di tempo per riprendermi. Con Conte continuiamo a sentirci, non ci siamo lasciati come se qualcosa fosse finito. Questa è la legislatura che ha sottovalutato Conte. Ha peculiarità straordinarie. Con lui in una campagna elettorale si possono fare cose incredibili».



Per Casalino l’ex Presidente del Consiglio sembra non avere difetti: «È una persona vera, ci mette la faccia. Ha avuto il coraggio di affrontare migliaia di operai arrabbiati all’Ilva di Taranto. È andato a trattare a Bruxelles ed è stato un numero uno, ottenendo il risultato migliore di tutti. Una macchina da guerra, uno stakanovista assoluto, capace di lavorare 18 ore». Si toglie qualche sassolino dalle scarpe il portavoce e attivista M5s: veline e notizie ai giornali? «Accusato di questo… Noi ci raccomandavamo di non far uscire i Dpcm, ma come li mandavamo ai ministeri e ai vari uffici, venivano resi pubblici. L’ho vissuto sulla mia pelle […] Vedrete, anche con Draghi uscirà tutto».