Rocco Casalino, ospitato a Belve durante la diretta di questa sera, ha parlato con Francesca Fagnani della sua esperienza al Grande Fratello e nel Movimento 5 Stelle. “Sto in un ambiente non facile e ho il marchio del Grande Fratello addosso”, racconta, lasciando trasparire una nota di fastidio, “sono visto come una cosa di serie b, contano solo sti tre mesi. Dal mio punto di vista un po’ mi pesa. Per sopravvivere mi sono un po’ dovuto adattare”.



“Ho dedicato la mia vita ai 5 stelle e sono consapevole del ruolo di responsabilità che ricopro”, spiega Rocco Casalino, “devo forse limitare un pochino le mie voglie di libertà assoluta. Eminenza grigia serviva per denigrarmi, danneggiarmi. Io sono responsabile delle comunicazione dei 5 stelle”, spiga in merito al suo effettivo lavoro politico. “Questa cosa di fare il personaggio televisivo non era proprio il mio, era un po’ un ruolo in cui non mi trovavo, ho detto cose che non pensavo”, racconta Rocco Casalino del periodo dopo il Grande Fratello, “le telecamere hanno creato un meccanismo nuovo in cui c’era il giudizio esterno. Pensavo di essere leale, pulito limpido, e fare le nomination mi ha mandato in tilt, mi ha creato un corto circuito. Non avevo percezione di quella parte di me che per salvarsi vota contro qualcun altro. Ho l’istinto di sopravvivenza, non sono malvagio”. (Agg di Lorenzo Drigo)

Rocco Casalino, ospite a Belve: quanto ha pesato la partecipazione al Grande Fratello sulla sua carriera politica?

Rocco Casalino torna in tv a Belve e racconta la sua vita. Tutto è iniziato per caso nella casa del primo Grande Fratello; correva l’anno 2000 quando Casalino entra tra i concorrenti del reality show che ha cambiato le sorti della televisione. Successivamente Casalino cambia completamente registro dedicandosi all’attività politica. Del resto il mondo della politica è sempre stata tra i suoi sogni nel cassetto come ha raccontato in una intervista:  “ho sempre sognato di fare politica, forse anche il giornalista o il medico – racconta – Ero molto bravo in matematica, ma avrei preferito qualcosa di meno arido. Comunque, ho fatto molta fatica a trovare un lavoro dopo la laurea, ma dovevo lavorare per forza, avevamo venduto tutto, quindi ho preso al volo l’opportunità del Grande Fratello. La tv mi sembrava un’occasione unica per poter guadagnare qualcosa che mi desse la libertà di scegliere e poteva anche diventare un trampolino di lancio per altre opportunità, per emergere. Succedeva al Costanzo Show. Sarebbe accaduto anche con il Gf”.

Durante la sua carriera politica però ha dovuto fare sempre i conti con la stigma del GF: “anche nel 2013 fui costretto a fare un passo indietro e a rinunciare alla mia candidatura al consiglio regionale in Lombardia. Lo feci anche quella volta per amore del Movimento ma le polemiche che ci furono, perché un ex concorrente del “Grande Fratello” osava scendere in politica, mi ferirono molto. E mi feriscono ancora oggi, dopo 10 anni di militanza integerrima continuo ad essere vittima di uno stupido pregiudizio”.

Rocco Casalino: perchè non mi sono candidato nel M5S

Rocco Casalino è stata l’ex portavoce di Giuseppe Conte,presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana dal 1º giugno 2018 al 13 febbraio 2021 e, dal 6 agosto 2021, presidente del Movimento 5 Stelle. Dopo la caduta del governo Conte, Casalino ha deciso di non candidarsi per un semplice motivo: “perchè è giusto così: ho capito che la mia presenza in lista avrebbe scatenato polemiche e l’ultima cosa che voglio è arrecare un danno al Movimento o a Conte, a cui mi lega un rapporto di stima e affetto”. Intervistato dal Corriere.it ha aggiunto: “non avrei mai chiesto di essere messo in liste bloccate o di avere un collegio sicuro. Volevo poter partecipare alle parlamentarie come tutti, volevo giocarmela. E comunque, conoscendo Conte, lui non mi avrebbe mai blindato con una candidatura sicura, mai”.

Infine parlano degli ultimi due anni ha confessato: “sono stati durissimi dal punto di vista professionale. E questo a causa di una visione del tutto miope da parte dell’ex capogruppo del M5S alla Camera (Davide Crippa, ndr). Ha tarpato le ali all’intera comunicazione, ci ha impedito di volare alto ridimensionando le nostre potenzialità e relegandoci in un angolo. Zero spazio alla creatività e all’estro, che invece sono sempre stati il mio punto di forza e che hanno sempre prodotto grandi risultati”.