Durante la sua intervista a Belve, Rocco Casalino, rispondendo alle domande di Francesca Fagnani ha parlato, tra una cosa e l’altra, anche di suo padre. “Era una violenza generale. Ne ho parlato perché il messaggio che vorrei dare a tutti i padri violenti è che alla fine pagheranno, sicuramente in odio, l’odio vero, da parte dei figli. Di quei momenti ricordo il profumo, gli odori, la mia paura, il terrore, il dolore e quello di mia madre. Li ricordo ogni secondo ed è una cosa che non si riesce a perdonare. Ho pensato che davanti alla sua violenza e mostruosità io dovessi pareggiare ed essere mostro come lui”, racconta del letto di morte del padre, in cui Rocco Casalino pensò, scrive nel suo libro, che meritava di morire, ma “mi fa soffrire terribilmente averlo pensato perché. Non ho mai parlato dell’omosessualità con lui, faceva dei trucchetti per scoprirla, mi diceva che non c’era niente di male e che anche lui aveva fatto esperienza, ma non rispondevo perché sapevo che se l’avessi ammesso, non l’avrebbe accettato, avrei avuto la vita impossibile”. (agg di Lorenzo Drigo)
L’infanzia difficile di Rocco Casalino: il rapporto con il padre, “picchiava mia madre”
Rocco Casalino e il rapporto con il padre violento. L’ex portavoce di Giuseppe Conte in una autobiografia ha parlato del complicato rapporto con il padre a cui è arrivato perfino ad augurare la morte. “È la punizione che gli ho inflitto per bilanciare il male subito per anni. Mi serviva per perdonarlo. Avevo troppa rabbia dentro per farlo prima” – ha detto l’ex concorrente del Grande Fratello che a distanza di tempo dalla scomparsa del papà ha ammesso – “il dolore più grande è stato non subire violenze fisiche da mio padre, ma vederlo picchiare mia madre e non poterla difendere in alcun modo. Ogni anno, però, da quando è morto, riesco a gestire meglio quei brutti ricordi”.
Violenze alla madre, ma anche un atteggiamento e comportamento in casa non proprio edificante quello del padre che ha fatto vivere il Rocco bambino in condizioni di povertà: “ho sempre sofferto un gran freddo a casa. Mio padre non accendeva il riscaldamento per risparmiare e quindi ora non mi interessano i soldi o avere una casa grande, anzi, ma la casa deve essere molto calda”.
Rocco Casalino, la dura confessione: “ho augurato la morte a mio padre”
“Muori. Devi morire”. Questo è l’augurio che Rocco Casalino è arrivato a fare al padre violento che per anni ha picchiato la madre. Nel suo libro ha sviscerato tutto il suo dolore parlando di un padre padrone: “non è facile per un figlio parlare così di suo padre, è importante far capire a tutti quegli uomini che picchiano le donne la violenza che provocano anche sui figli che vivono indirettamente questo dolore, un dolore infinito. Un marito che picchia la moglie deve rendersi conto di quello che fa non solo verso la donna, ma anche verso i figli. Io sono arrivato ad odiarlo, c’è voluto un processo molto lungo per recuperare questa cosa che ti divora”.
Il padre picchiava la madre e lui e la sorella per evitare di prenderle si rinchiudevano in bagno, l’unica stanza che si chiudeva a chiave. Dopo la morte del padre ha detto: “è la punizione che gli ho inflitto per bilanciare il male subito per anni. Mi serviva per perdonarlo. Avevo troppa rabbia dentro per farlo prima”.