Minacce di morte a Rocco Casalino. Il portavoce del presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha deciso per questo motivo di sporgere denuncia. Questa mattina, come riportato dall’AdnKronos, è stato visto entrare all’interno del commissariato della Polizia nel cortile di Chigi, da cui poi è uscito un’ora dopo. Rimasto in silenzio con i giornalisti, Rocco Casalino è poi uscito rapidamente dal Palazzo. Fonti delle forze dell’ordine, citate dall’agenzia di stampa, hanno rivelato che il portavoce del premier è stato vittima di minacce di morte, tante e tali da indurlo a sporgere denuncia. Rientrato a lavoro ieri dopo un lungo periodo di quarantena perché positivo al Covid, Rocco Casalino già a fine ottobre aveva anticipato che avrebbe denunciato in primis quanti a Varese, durante una protesta contro il Dpcm, avevano esposto uno striscione omofobo contro di lui. Ma a quell’episodio si sono aggiunge poi minacce di morte pubblicate sui suoi canali social.



ROCCO CASALINO, A OTTOBRE INSULTI OMOFOBI

Rocco Casalino ha, quindi, sporto denuncia alla Polizia postale per le innumerevoli minacce di morte ricevute. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa AdnKronos, sarebbero cominciare ad arrivare da aprile scorso, dunque in pieno lockdown. Negli ultimi mesi però sono aumentate sensibilmente. La vicenda di Varese era stata denunciata alla fine di ottobre dall’Arcigay locale che aveva pubblicato la foto dello striscione con la scritta: “Nuovo Dpcm Casalino ric…one Conte il suo pappone”. Lo striscione rimase esposto per diverso tempo nell’indifferenza della piazza, spiegò Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese. «Democratiche e legittime proteste di piazza non possono trasformarsi nell’ennesimo attacco violento all’orientamento sessuale delle persone», dichiarò in quell’occasione. Agli insulti omofobi però si sono aggiunte le minacce di morte per le quali Rocco Casalino ha deciso di denunciare.

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