Rocco Casalino protagonista di una lunga intervista pubblicata su “7”, l’inserto del Corriere della Sera. Il portavoce del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ci tiene ad allontanare una volta per tutte l’etichetta di “quello del Grande Fratello”: “Non pensavo che mi avrebbe danneggiato a livello di immagine”, ammette. “Non rinnego nulla, però mi è rimasta addosso come una macchia. Quando mi si vuole danneggiare, ecco che torna fuori in forma spregiativa. Mi pesa ancora, ad esempio mi ha impedito di fare il percorso da parlamentare”. Un’altra cosa che farebbe, se solo ne avesse l’opportunità, sarebbe cancellare da Wikipedia la sua biografia perché, dice, “è piena di stupidaggini”. Casalino, che in questi anni è diventato il capo della comunicazione di Palazzo Chigi, non dice no a priori ad un’esperienza “diretta” nell’agone politico: “Io deputato o senatore? Non lo so, non lo escludo”.
ROCCO CASALINO: “NON SONO QUELLO DEL GF”
Ma la voglia di rivalsa che traspare dalle parole di Rocco Casalino, diventato un punto di riferimento nell’ambiente MoVimento 5 Stelle, stando alle sue dichiarazioni è un leit motiv che lo ha accompagnato a partire dall’infanzia da emigrato in Germania: “Ero molto diverso da ora, quasi un secchione, studiavo anche 12 ore al giorno. Sognavo di realizzarmi, di diventare un grande ingegnere”. Il suo impegno venne premiato dai professori con la possibilità di frequentare una “grande scuola”, dove c’erano solo ragazzi tedeschi: “Gli studenti si stupivano che fossi bravo. Da allora ho dovuto sempre lottare per superare i pregiudizi, sono stato perseguitato tutta la vita da aggettivi spregiativi. Da ragazzino ero l’italiano, mi prendevano in giro, ero considerato inferiore. Poi sono diventato quello del Grande Fratello, l’omosessuale, l’uomo dei 5 Stelle”. Nonostante i suoi sforzi e le tante soddisfazioni, però, Casalino ammette: “Mi capita di sentirmi addosso quello sguardo strano, mi si vuole sempre attribuire una certa leggerezza. Per questo sono in perenne lotta, ho sempre voglia di dare schiaffi morali a tutti”.
ROCCO CASALINO: “CON ME M5S AL 32%, ORA…”
Casalino, in linea con la narrazione che lo descrive come un personaggio egocentrico, non si sottrae quando si tratta di prendersi i meriti di quell’ormai celebre discorso al Senato con cui il premier Conte ad agosto in piena crisi si impose di fatto come “anti-Salvini”: “C’è il mio zampino, lo ammetto. Sentivo che sarebbe nato il Conte bis e ci ho scommesso, quando nessuno ci credeva”. Casalino aggiunge: “Ho sviluppato la sensibilità di prevedere dove va l’opinione pubblica e cosa succederà”. E chissà che con questo non voglia mettere in dubbio che Luigi Di Maio, senza i suoi consigli, sia in affanno: “Nel 32% del 2018 c’era tanto di mio. Luigi? Abbiamo un rapporto molto buono, ma prima il confronto era quotidiano, adesso capita molto meno… Diciamo una volta a settimana. Vedo i sondaggi sempre peggiori e la vivo proprio male. All’inizio ho provato a seguire sia Conte che Di Maio, poi ho capito che era impossibile…”. Inevitabile la domanda sul governo: “Se durerà? Io me lo auguro. I fronti aperti sono tanti, ma Conte sull’Ilva ha dimostrato di essere un grandissimo e se superiamo questa fase difficile, ricreando un clima di squadra, sono convinto che possa farcela”.