All’indomani dell’ufficializzazione del passaggio della Fiorentina nella galassia di Rocco Commisso, c’è stata la conferenza stampa di presentazione del nuovo proprietario. L’imprenditore italo-americano, bersagliato di domande, ha parlato della trattativa con i fratelli Della Valle. «Nel mio lavoro le cose non accadono veloci come in questo caso. Dalla lettera d’intenti al closing è passato pochissimo tempo». Commisso ha confermato che covava da tempo il desiderio di acquistare la Fiorentina. «Nel 2016 feci un’offerta per la Fiorentina ma non ebbi risposta. Nel 2017 la famiglia Della Valle non rispose ugualmente. Adesso è successo». Non manca una frecciatina al Milan: «Lasciamo stare come è andata, dico solo che in un anno Mister Li ha perso più soldi di ogni terrestre in ogni tempo». Inevitabili le domande sul futuro di Federico Chiesa: «L’intenzione è di tenerlo. Mi hanno assicurato che non c’è alcun accordo per la sua cessione. Non voglio che sia il mio Baggio». Invece sull’antica fede bianconera: «Da piccolo tifavo Juventus perché con Sivori e Boniperti vinceva sempre. Ma io ora sono fiorentino e orgoglioso di essere fiorentino». (agg. di Silvana Palazzo)



SI RIPARTE DA GATTUSO E RUI COSTA

Nascerà nei prossimi giorni la nuova Fiorentina targata Rocco Commisso. Il manager italo-americano si è assicurato il club Viola in cambio di un assegno da 165 milioni di euro, e sono in molti ad attendersi una vera e propria rivoluzione per la compagine toscana. Si comincia con la panchina, con Vincenzo Montella che con grande probabilità verrà esonerato, per lasciare spazio ad un nuovo tecnico e tutto fa pensare che il prescelto sia Gennaro Gattuso. Ringhio ha lasciato pochi giorni fa il Milan e chissà che non possa subito tornare a guidare una squadra di primo livello come appunto la Viola. Tra l’altro Commisso è nato in Calabria proprio come l’ex centrocampista del Milan, e chissà che tale vicinanza di origini non passa aiutare a convincere l’ex mediano. Novità dovrebbero giungere anche in dirigenza, dove il direttore sportivo, Pantaleo Corvino, dovrebbe fare le valigie, e al suo posto il grande sogno si chiama Rui Costa, grande numero 10 della Fiorentina ai tempi di Batistuta, nonché da anni ds del Benfica. L’alternativa si chiama Ricky Massara, forse meno “affascinante” del portoghese, ma altrettanto bravo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ROCCO COMMISSO, NUOVO PROPRIETARIO FIORENTINA

C’è grande attesa a Firenze per la conferenza stampa di Rocco Commisso, la prima da nuovo patron della Fiorentina. Ma è già al lavoro: dopo una prima giornata tra Milano e Firenze, ha raggiunto il centro sportivo viola per cominciare il suo mandato. Commisso ha visitato le strutture, conosciuti i dipendenti e avuto colloqui anche con Giancarlo Antognoni. È cominciata una nuova era per la Fiorentina con la cessione dei fratelli Diego e Andrea Della Valle, che escono di scena dopo 17 anni di avventura in viola. Commisso, che già è proprietario negli Stati Uniti dei New Yok Cosmos, è pronto a trasmettere il suo entusiasmo e le sue idee alla Fiorentina. «Ha fatto molto per far crescere il calcio americano, è un uomo davvero con una visione ampia, un professionista di alto livello, contagioso con la sua vitalità nel lavoro», ha dichiarato Joe Tacopina al Corriere della Sera. Il presidente del Venezia lo conosce molto bene, infatti è convinto che sia l’uomo giusto per il club viola. «Commisso ha le potenzialità per costruire una grande squadra, non basta però mettere soldi».



ROCCO COMMISSO, NUOVO PROPRIETARIO FIORENTINA: PARLA TACOPINA

Rocco Commisso, che ha un patrimonio da fare invidia visto che secondo Forbes si aggira sui 4,8 miliardi di dollari, è tra gli uomini più ricchi al mondo. Ma i soldi non sono tutto nel calcio. Lo sa bene Joe Tacopina che ha trascinato il Venezia dalla Serie D alla B: «Tanti buttano vagonate di milioni per restare senza nulla in mano. Bisogna spendere sì, ma nel modo giusto». Nell’intervista al Corriere della Sera ha spiegato di aver recentemente sentito Commisso: «Ci siamo sentiti qualche giorno fa. A preoccuparlo era soprattutto l’incertezza sulle regole. Senza regole chiare il rischio è allontanare gli investitori». Secondo Tacopina, il nuovo patron della Fiorentina ha le idee chiare: «Non vuole essere il padrone ma il custode del club. Prima dei giocatori, dell’allenatore, dei dirigenti, viene la comunità. Di questo ne abbiamo parlato. Il club non è di proprietà del presidente, ma della comunità: è la vetrina della città. Commisso lo ha capito subito». Tacopina ha anche spiegato quali consigli gli ha dato: «Stare il più possibile in città, non farsi vedere una volta ogni tre mesi. La presenza è importante bisogna vivere vicino la squadra, immergersi nel tessuto della città, respirarne l’aria, incontrare le istituzioni, insomma essere parte integrante della vita di Firenze».