Rocco Morabito è uno dei protagonisti della nuova puntata di “PresaDiretta“, che racconta le Macromafie con un reportage in Sudamerica e la storia di colui che è uno dei più grandi broker mondiali della droga, latitante per oltre due decenni prima di finire in carcere in Italia. Si tratta appunto di “Rocco u Tamunga“, soprannome che gli era stato dato alla luce della sua passione per un vecchio modello di fuoristrada militare.



La sua fuga era finita nel settembre di sette anni fa, quando le autorità italiane con la collaborazione di quelle uruguaiane erano riuscite ad arrestarlo in un hotel di Montevideo, dove si era nascosto fingendosi un imprenditore brasiliano. Eppure, la sua permanenza in carcere non è stata lunga, perché due anni dopo è riuscito a evadere dal “Central” mentre l’Italia lavorava all’estradizione. Anche questa misteriosa fuga sarà trattata dal programma di Rai 3, in onda alle ore 20:35. Comunque, la latitanza è finita definitivamente tre anni fa, stavolta in Brasile.



CHI È ROCCO MORABITO, LA CRIME STORY DIETRO LA CATTURA

Dopo la fuga da Montevideo, Rocco Morabito era arrivato in Brasile, dove però polizia e carabinieri, insieme all’Interpol e alla polizia federale brasiliana, tramite un’operazione congiunta, nel maggio 2021 lo hanno arrestato. L’estradizione è arrivata un anno dopo. La cattura di uno dei più importanti narcotrafficanti al mondo, esponente di spicco dell’omonima cosca, è stata da “film”, secondo il direttore generale del Dipartimento di pubblica sicurezza Vittorio Rizzi. La svolta arrivò quando gli investigatori riuscirono a violare un criptofonino usato da Vincenzo Pasquino, latitante come Rocco Morabito, e alcune chat di una rete di messaggistica crittografata, SkyEcc.



La collaborazione tra Dea e Fbi permise di identificare il cellulare, poi l’intelligence americana e quella australiana crearono una trappola informatica per permettere agli inquirenti brasiliani e ai carabinieri del Ros di individuare Morabito e Pasquino. Ora il capo mafia, esponente di spicco della ‘ndrangheta che era diventato il re della droga a Milano, è detenuto nel carcere di massima sicurezza di Sulmona.