È stata una lunga intervista quella rilasciata a “Belve”, trasmissione di Rai Due, da Rocco Siffredi. L’attore hard ha esordito dicendo che rifarebbe un milione di volte la scelta di intraprendere una carriera nel mondo dei film a luci rosse anche se sua madre voleva che diventasse prete e lo obbligò a fare il chierichetto. “Quei principi con l’educazione che dà la Chiesa mi sono rimasti addosso – ha asserito Siffredi –. Mia mamma mi diceva che ero bello già da bambino, alto, e che sarei stato un bel prete per la comunità. Certo, non era proprio la mia vocazione”.
Infatti, sul ciglio della strada il giovane Rocco Siffredi raccoglieva i giornaletti erotici che lanciavano i camionisti dal finestrino ed è lì che ha avuto la folgorazione per il mestiere che ha scelto di intraprendere. A un certo punto, raggiunse il fratello in Francia, cominciò a frequentare i locali di scambisti nei quali si spogliava nudo all’entrata e assisteva ai rapporti s*ssuali tra le coppie. Lì conobbe Pontello, che era il protagonista dei fotoromanzi erotici e che fu colui che lo lanciò nel mondo del p*rno.
ROCCO SIFFREDI: “I MIEI GENITORI SONO STATI CONTENTISSIMI DI ME”
In seguito, Rocco Siffredi ha asserito che sua mamma e suo papà erano contentissimi di lui: “Nel 1993 portai papà a Cannes, dove vinsi il premio come miglior attore. Adesso a pensarci mi emoziono. Lui salì sul palco con me e vide l’applauso di migliaia di persone. Lì c’era una sala gigantesca, tutti in piedi… Dissi: ‘Questo premio lo voglio dare al mio fan numero uno al mondo, che è mio padre'”.
Francesca Fagnani ha però fatto notare a Rocco Siffredi che suo fratello per molti mesi gli impedì addirittura di vedere e di toccare i suoi nipoti: “Io ho avuto due genitori che hanno amato la felicità del figlio, senza cercare di impedirgli di essere se stesso. Dopo che per mamma e papà sono ok, ma che me ne frega di mio fratello, di mia sorella?”.