Rocco Siffredi, a “Belve”, ha sottolineato di essere sposato con sua moglie Rosa Caracciolo dal 1993. Il loro primo incontro è stato su un set p*rno a Cannes. Tuttavia, dopo sei mesi dalle nozze, la donna gli ha detto: “Possiamo anche fare l’amore in dieci posizioni diverse, ma mi pare una seduta di fitness e io mi annoio”. L’attore hard, a quelle parole, ha reagito col sorriso: “Devo dire che mia moglie mi ha fatto notare che avevo preso una certa meccanicità e portavo il lavoro a casa. A un certo punto ha detto basta e mi ha insegnato qualcosa di importante”.



Ma come si è stabilito un rapporto vero di fiducia tra Rocco Siffredi e sua moglie? “La prima volta con Rosa è andata così. Andammo in America insieme per lavoro e vidi che lei aveva difficoltà, soprattutto con quelle americane che strillano appena le sfiori e lei si era un po’ isolata. Quando l’ho vista così, le ho detto: ‘Piccola, ti stai facendo male. Non funziona’. L’ho rimessa su un aereo e l’ho rimandata a casa. E poi da lì sono iniziati i ripensamenti, le telefonate, lei piangeva. Io sentivo la sua mancanza e lei al telefono mi disse: ‘Dammi la possibilità, fammi fare un figlio con te e capirai quanto ti voglio bene’. E da lì abbiamo fatto il figlio ed è nata una storia pazzesca”.



ROCCO SIFFREDI: “NEL 2004 MOMENTO DI TENSIONE CON MIA MOGLIE ROSA CARACCIOLO”

Nel 2004 Rocco Siffredi ha rivelato che cadde in tentazione con la truccatrice, anche se non riuscì a fare nulla con lei perché ricevette una chiamata da parte della moglie Rosa che capì la situazione in cui si trovava il marito e lo liquidò in pochi secondi: “Da lì in poi è stato terribile. Mia moglie era sempre lì, dolce, carina, però era glaciale. Era cambiata, aveva perso la fiducia in me. E non era ancora arrivato il problema vero della mia dipendenza”.

Però dopo due mesi Rocco Siffredi, riavvicinandosi, le ha detto: Se vogliamo divorziare per un preliminare, che non ho nemmeno fatto, dimmelo. Lei mi ha risposto: ‘Sì, perché ti ho fermato io, altrimenti non ti saresti fermato’. E io ho replicato: ‘Allora cerchiamo un motivo vero per separare… Mille prostitute in un anno ti bastano?’. E lì ricordo che mi disse che avevo bisogno di aiuto e ha condiviso da quel momento la mia problematica”.