Rocco Siffredi premiato per l’onore cittadino ad Ortona

Rocco Siffredi, uno dei più rinomati attori hard italiani, è stato scelto dal comune di Ortona per ricevere l’importante riconoscimento cittadino chiamato “28 dicembre”, in riferimento al giorno del 1943 in cui le forze nazifasciste furono cacciate dalla cittadina. Il premio è fine a conferire un riconoscimento ad un cittadino locale per il lustro “che ha dato alla città e che ne ha promosso la conoscenza al di fuori dei confini comunali”. Siffredi è, infatti, originario di Ortone, dove è nato 58 anni fa.



In rete, in particolare sui social network, sarebbe scoppiato, però, un feroce dibattito da parte di chi crede che sia inopportuno da parte del comune di Ortona conferire tale riconoscimento all’attore hard Rocco Siffredi, proprio in virtù della sua particolare carriera. C’è chi ritiene che sia una scelta dettata esclusivamente dalla notorietà dell’attore, e chi, invece, ritiene che non abbia apportato alcun lustro alla città. La polemica è presto arrivata anche nelle sale del comune, con la minoranza guidata da Ilario Cacciola (dal gruppo “Solo Ortona nel cuore”) che la definisce “una scelta più sullo stile di un comitato feste” accusando anche il sindaco Leo Castiglione di non aver voluto “condividere la scelta con gli altri consiglieri”.



La risposta di Rocco Siffredi alle polemiche

Dal conto suo, però, sia il sindaco di Ortona che Rocco Siffredi hanno difeso la scelta, dando anche, nel caso del sindaco, una spiegazione sulle motivazioni che l’hanno portato a deciderlo. “Questo premio nasce per proiettare la nostra città su un livello internazionale”, ha detto Leo Castiglione, “e sicuramente Rocco Tano (il vero nome dell’attore, ndr.) rappresenta un personaggio conosciuto in una platea che va oltre i confini nazionali“. Avrebbe anche respinto le accuse che vedono nella scelta di premiare l’attore hard, l’obiettivo di sdoganare il cinema a luci rosse, “non è così”.



Rocco Siffredi, invece, avrebbe commentato la questione del premio offerto dal comune di Ortona con la redazione del giornale Il Messaggero. “È un messaggio molto bello rivolto ai giovani“, ha detto, “fate quello che avete sempre desiderato, fatelo con passione e siate tenaci, senza vergognarvi”. Avrebbe detto che “questo è sicuramente il premio più importante che abbia ricevuto e ho accettato con convinzione perché credo che i tempi siano ormai maturi”. Sulle polemiche ha, invece, ironizzando chiedendosi “che mondo sarebbe senza?” e, infine, in merito alla sua presenza il 28 dicembre per ricevere il premio, sostiene che “ci sarò, con tutta la mia famiglia“.