Si apre con un abbraccio e un retroscena l’intervista di Rocio Munoz Morales a Dedicato. Un’accoglienza calorosa quella di Serena Autieri, che ha raccontato di conoscere da tempo l’attrice, con cui ha lavorato per la serie “Ad un passo dal cielo”. La conduttrice ha ricordato che Rocio aveva girato fino a tardi, ma si era risvegliata alle 5, piena di bagagli, per prendere il treno per tornare a casa. A proposito di retroscena, ha parlato di Enrico Vanzina e del film “Tre sorella” a cui ha lavorato proprio con Serena Autieri: «Gli voglio un gran bene, per me è stato un film pieno di amore, è stata una bella sorpresa. Sentivo che non ero in pericolo, sentivo delle belle persone attorno a me».
È stata anche una sfida per lei. «Facciamo uno dei lavori più belli del mondo, bisogna farlo con rispetto per chi ci guarda e per i grandi maestri. Rinunciamo a tante cose, quindi bisogna dare il massimo». Su Pedro Almodovar e Penelope Cruz: «In Spagna sono criticati, nessuno è profeta in patria, ma hanno dato dignità al cinema. Si sono costruiti dal niente, arrivando a fare una bellissima carriera».
IL RETROSCENA SU SANREMO…
Anche Julia Roberts è un riferimento per lei. «È una donna solare, se ne frega dei giudizi e ha dimostrato una grande intelligenza. È anche un’attrice che si è messa alla prova», ha aggiunto Rocio Munoz Morales. A Dedicato ha ammesso di essere fan di Mahmood e Blanco: «Nella mia playlist ci sono tutte canzoni tristi, perché sono molto romantica». Dopo la prima serata ha cercato il testo della canzone “Brividi” e leggendolo ha ripensato a momenti della sua vita. «Ho ripensato a rapporti difficili che ho avuto. Leggevo nelle loro parole qualcosa che mi apparteneva, che mi ha ferito ma porto nel cuore». Il suo “capitano” è Carlo Conti: «È meraviglioso, una persona che non ha mai perso il sorriso. Un signore di altri tempi. Non avrei potuto fare il Festival con nessun altro in quel momento. Parlavo veramente poco l’italiano ed ero meno preparata, ma lui mi ha fatto sentire a mio agio». Rocio Munoz Morales ha rivelato che era un momento particolare per lei: «Avevo un po’ di casini e piangevo tanto. Tutti dicevano che io mi facevo le canne…».
DAL RAPPORTO COL PADRE AL COVID…
Momenti di commozione a Dedicato per Rocio Munoz Morales quando si è parlato di suo padre: «Mi ha detto poche volte ti voglio bene, lo fa ora che sono lontano. È stato male poco tempo fa». Invece sul rapporto con l’Italia: «Quando penso di tornare a casa è torna a Roma. Questa è la mia terra. Sono legata alla mia terra d’origine e alla mia famiglia, ma questo è il posto che ho scelto e dove voglio vivere, sto veramente bene». L’attrice ha raccontato anche cos’è successo quando ha scoperto di essere positiva al Covid: «Il 28 ho scoperto di essere positiva e mi sono isolata a casa, Raoul (Bova, ndr) no. Lui è scappato. A Capodanno mi passavano le cose, poi le bambine si sono contagiate e se ne è andato. Siamo rimaste noi tre da sole per tre settimane».